Il ministero della Salute ha rinnovato l’iscrizione di Cadiprof all’anagrafe dei fondi sanitari integrativi. Lo scorso 30 ottobre il Dipartimento della programmazione e dell’ordinamento del Servizio sanitario nazionale – Direzione generale della programmazione sanitaria ha attestato il rinnovo per Cadiprof, la Cassa di assistenza sanitaria degli studi professionali. Nel 2012 la Cassa ha destinato infatti una quota non inferiore al 20% del proprio budget annuale alle prestazioni vincolate previste dal decreto del 27 ottobre 2009 (decreto Sacconi), pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 12 del 16 gennaio 2010. I dipendenti degli studi professionali possono beneficiare delle prestazioni odontoiatriche, di assistenza socio-sanitaria rivolta ai soggetti non autosufficienti, e di interventi finalizzati al recupero della salute di soggetti temporaneamente inabilitati da malattia o infortunio.

L’accesso all’anagrafe fondi consente di mantenere il trattamento fiscale agevolato previsto dal Tuir. La Finanziaria 2008 (legge n. 244/2007) e il decreto 31 marzo 2008 (il cosiddetto decreto Turco), infatti, hanno riformato il regime tributario applicabile ai contributi versati, riconoscendo la deducibilità delle somme versate, fino a un massimo di 3.615,20 euro solo per i fondi, tra cui quelli di matrice contrattuale come Cadiprof, che rispetteranno i requisiti previsti dal decreto Sacconi. Il rinnovo dell’iscrizione della Cassa all’anagrafe, quindi, consente ai dipendenti degli studi professionali di accedere, in caso di necessità, a un piano sanitario che comprenda per almeno il 20% le prestazioni descritte nel decreto Sacconi e garantisce a tutti i professionisti, che registrano i propri dipendenti alla cassa, la deducibilità dei contributi che saranno versati nel 2014.

«Per fronteggiare l’ingente spesa pubblica sanitaria in Italia, il ministero della Salute si affida alla sanità integrativa di matrice contrattuale per garantire quelle prestazioni che il sistema pubblico non è in grado di assicurare», sottolinea il presidente di Cadiprof, Gaetano Stella. «L’iscrizione all’anagrafe conferma dunque l’impegno della Cassa per supportare in maniera appropriata l’assistenza pubblica di servizi socio-sanitari, a favore dei nostri assistiti».