I premi contabilizzati del ramo cauzioni sono stati, secondo quanto riporta ANIA Trends, nel primo semestre del 2013 pari a 253,4 milioni, in diminuzione dell’1,7% rispetto all’analogo semestre del 2012, quando erano pari a 257,8 milioni. I premi di nuova produzione sottoscritti nei primi sei mesi del 2013 rappresentano il 50,0% del totale (51,3% nel 2012) e ammontano a 126,6 milioni, con un decremento del 4,2% rispetto all’anno precedente. Vi ha contribuito principalmente la contrazione delle garanzie legate alla gestione dei rifiuti e quelle inerenti le garanzie di pagamento che hanno registrato rispettivamente il 26% e il 23% in meno dei premi totali rispetto al 2012 corrispondenti a una riduzione di circa 6,5 milioni di euro. Altre garanzie sono risultate, peraltro, in riduzione: quelle legate agli appalti (-2,4% di premi totali rispetto al primo semestre del 2012 e -12,4% di premi di nuova produzione) e quelle inerenti ai rischi assimilati agli appalti (-6,8% di premi totali rispetto al 2012 e -18,8% di premi di nuova produzione) per altri 6,5 milioni di euro. In controtendenza e, quindi in aumento rispetto al 2012, risultano i premi totali relativi a garanzie inerenti al rimborso di imposte (+18,1%), quelle legate a operazioni doganali (+3,7%) e quelle relative ad altre garanzie non rientranti in quelle specificate (+22,1), con una contribuzione positiva ai premi contabilizzati di circa 8,5 milioni. Continua anche nei primi sei mesi del 2013 la contrazione della raccolta premi, ma il trend negativo sembra attenuarsi rispetto a quanto registrato nel corso del 2012 (nei due semestri del 2012 i premi totali segnavano un decremento di circa il 5% e quelli di nuova produzione del 12%). Il volume dei premi contabilizzati nel 2013 ancora risente della congiuntura negativa iniziata nel 2009 e legata agli effetti della crisi economica, anche se potrebbe esserci un’inversione di tendenza nella seconda metà dell’anno.

Analisi delle quote di mercato

Nella prima parte dell’anno, delle oltre 50 imprese che operano nel ramo, le prime cinque del mercato hanno contabilizzato il 35,9% dei premi totali, in diminuzione rispetto a quanto si era registrato nel 2012 (37,1%). È diminuito in modo più consistente il market share delle imprese “medio-grandi” (dal 6° al 10° posto) che passano dal 26,9% del 2012 al 24,0% del 2013. In considerevole aumento risulta invece la quota di mercato delle piccole imprese (dal 16° posto in poi) che passano dal 19,2% del 2012 al 23,4% del 2013. Da un’analisi basata su tutte le imprese che hanno partecipato alla rilevazione è risultato che circa la metà di esse (rappresentative del 45% dei premi raccolti dal campione) hanno sperimentato un incremento dei premi contabilizzati (in media +11,7%) mentre la restante parte mostra una variazione negativa del volume di affari (mediamente del -12,9%). 

Le garanzie assicurate

Nei primi sei mesi del 2013 la maggior parte dei premi contabilizzati (il 60,4%) del ramo cauzione è concentrato in due tipologie di rischio principali: gli “appalti” (in prevalenza cauzioni a garanzia dei contratti per appalti pubblici) e “assimilate agli appalti” (principalmente polizze per concessioni edilizie) che insieme hanno raccolto 153,1 milioni (159,4 milioni nel 2012). I premi totali di queste due categorie di rischi risultano, quindi, in diminuzione rispetto all’anno precedente (-2,4% per “appalti “ e -6,8% per “assimilate agli appalti”). Tra tutte le specifiche garanzie stipulate in questo ambito risultano in aumento solo i premi contabilizzati di quelle legate a contratti a garanzia di appalti pubblici (+1,6%) e, tra le “assimilate agli appalti”, quelle delle garanzie non connesse a polizze fidejussorie ex legge 201/04 o a concessioni edilizie (+2,4%). Anche la nuova produzione è risultata in contrazione (rispettivamente -12,4% per “appalti“ e -18,8% per “assimilate agli appalti”) e ha diminuito l‘incidenza sui premi contabilizzati, passando da 47,1% del 2012 a 42,3% del 2013 per gli “appalti” e da 31,7% a 27,6% per le garanzie “assimilate agli appalti”.

Le garanzie per “rimborso di imposte” (prestate a favore dell’Amministrazione Finanziaria per l’eventuale restituzione delle somme risultate indebitamente erogate a seguito di avviso di rettifica da parte delle Autorità competenti relative alle dichiarazioni fiscali) hanno raccolto l’11,7% dei premi contabilizzati nell’anno (9,7% nel 2012), pari a quasi 30 milioni, in sensibile crescita rispetto al 2012 (+18,1%). Tale andamento è stato determinato principalmente dall’aumento che hanno fatto registrare i premi legati a garanzie per rimborsi IVA e altre imposte (+18,5%). La quasi totalità dei premi di queste tipologie di rischio è costituita da nuova produzione che mostra quindi gli stessi andamenti descritti per i premi complessivi. Sostanzialmente invariata la raccolta premi per le altre garanzie legate a rateazioni di imposte/contributi previdenziali e a quelle connesse con ricorsi IVA e similari.

Rispetto al primo semestre del 2012 si sono ridotti di un quarto i premi contabilizzati riguardanti le tipologie di rischio inerenti alla “gestione rifiuti”: il volume di affari nel 2013 è stato pari a 13,6 milioni (circa il 5,4% dei premi totali contabilizzati) con un decremento del 26,1%. Il 22% di questi premi (3,0 milioni di euro, in diminuzione del 25,3% rispetto al 2012) sono stati contabilizzati per garanzie inerenti le spedizioni transfrontaliere di rifiuti che coprono le eventuali spese sostenute per il trasporto, lo smaltimento o il recupero dei rifiuti, nonché i costi per la bonifica dei siti inquinati connesse alle predette operazioni. Anche l’andamento della nuova produzione (9,3 milioni), che costituisce circa il 69% dei premi contabilizzati per questi rischi, è stato negativo e registra una diminuzione di circa il 35% rispetto al 2012.

In diminuzione del 2,2% anche i premi per i rischi inerenti a “contributi” (a garanzia dell’esatta destinazione dei fondi erogati da Organismi Europei, Amministrazioni Statali, Regionali o di altri Enti Locali per la realizzazione di progetti specifici) che si fermano a 13,8 milioni, contabilizzando il 5,4% di tutti i premi del ramo (erano il 5,5% nel 2012). Risulta comunque in aumento la nuova produzione che, nel 2013, guadagna il 4,7%.

In aumento il volume di premi per le tipologie di rischio classificate come “doganali” (cauzioni per il pagamento periodico differito dei dazi doganali, per temporanee importazioni, per altre operazioni doganali) che nel primo semestre del 2013 hanno raccolto 10,8 milioni (+3,7%). Anche in questo caso

tale andamento non riflette quello dei premi di nuova produzione che segnano invece un decremento del 6,4% rispetto al 2012.

Il volume dei premi per le coperture relative a “garanzie di pagamento” nel 2013 ha subito una decisa diminuzione: tali contratti hanno raccolto 5,5 milioni (7,0 nel 2012) con una diminuzione del 22,6%; la nuova produzione ha mostrato invece la tendenza opposta, segnando un aumento del 36,3% rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente.

Sono rimasti sostanzialmente stabili i premi contabilizzati per le garanzie “Agea – regolamenti CEE” (5,8 milioni, pari al 2,3% di tutti i premi del ramo). In crescita invece i premi della nuova produzione che nel 2013 si attestano a 3,8 milioni (erano 3,4 milioni nel 2012).

I premi contabilizzati relativi alle tipologie di rischio non rientranti in quelle già menzionate (Ingresso stranieri, Generiche dirette, Giudiziali, Rapporti di collaborazione non subordinati, Rapporti di collaborazione subordinati, Esattoriali società Coop, Esattoriali S.p.A., Esattorie per istituti di credito) risultano in aumento (+22,1%), arrivando a 21,4 milioni (l’8,4% dei premi del ramo), di cui il 52,7% dovuti alla nuova produzione dell’anno che risulta anch’essa in crescita del 36,9% rispetto al 2012.