Piero Montani, il nuovo amministratore delegato di Banca Carige, debutta con un maxi-rosso di oltre 1,3 miliardi di euro. Il top manager, insediatosi soltanto cinque giorni fa ai vertici dell’istituto di credito ligure («sono genovese e in questa città ho mosso i primi passi, ma non pensavo mai di tornarci per motivi di lavoro»), adesso dovrà mettere mano a un piano industriale «particolarmente incisivo», anche se tutto ancora è da definire o, meglio, ridefinire, visto che la Banca d’Italia aveva dato come termine ultimo per la presentazione del documento il 31 ottobre scorso, data che quindi slitterà di qualche mese.
Per questa ragione la banca presieduta da Cesare Castelbarco Albani ha dovuto adeguare il bilancio alle richieste di Via Nazionale sul fronte degli impairment test degli avviamenti, compresi quelli relativi alla controllata Carige Italia, nata un anno fa per input dell’ex presidente Giovanni Berneschi e già oggetto di revisione («dovremo valutare nel nuovo piano la sua valenza, se lo riterremo valido o meno come progetto», ha commentato Montani).
Ovviamente dopo l’avvio del procedimento Consob «è intenzione della banca prevenire l’insorgere di un’eventuale divergenza in ordine all’interpretazione e applicazione dei principi contabili». Perché, come ha ribadito Castelbarco Albani, la volontà del nuovo corso di Carige è «di avviare un’operazione di capillare trasparenza sui conti della banca». Quindi i vertici saranno concentrati sull’attività di pulizia dei conti e dell’immagine dell’istituto, scalfita in questo ultimo anno dalle vicende che hanno riguardato la banca e dell’apertura dell’inchiesta di Genova e di quella della Procura di Savona sul crack Nucera che vede il gruppo bancario ligure tra i più esposti.
Dal punto di vista gestionale, la banca ha archiviato i nove mesi con un margine d’interesse per 467,2 milioni (-22%), commissioni nette per 206 milioni (-8,6%), un margine d’intermediazione di 787 milioni (-15,8%) e appunto una perdita di 1,309 miliardi. A fronte di ciò ci sono riserve liquide a breve per oltre 4 miliardi di euro e il saldo dei conti correnti è attivo per 9 mila posizioni. La raccolta diretta di 21 miliardi è in crescita del 2,6%, mentre la raccolta indiretta è di 22,8 milioni di euro (-0,9%).
Intanto la banca, il cui cda ieri si è protratto a lungo per le richieste Consob ma soprattutto per le condizioni climatiche che hanno fatto ritardare l’arrivo dei consiglieri francesi, ha confermato l’avvio dell’azione di responsabilità nei confronti dei due ex amministratori delegati della compagnie di assicurazioni, ma Castelbarco ha detto che «non è stata presa minimamente in considerazione» un’azione nei confronti dell’ex presidente Berneschi. (riproduzione riservata)