Secondo rallentamento consecutivo a novembre dell’attività delle imprese nell’area euro, che resta comunque a livelli espansivi. E intanto i tagli occupazionali proseguono per il 23esimo mese filato, subendo anche un lieve peggioramento. Questo il quadro della situazione fotografato dall’indagine tra i responsabili degli approvvigionamenti (Purchasing managers index, o Pmi) pubblicata dalla società di ricerche Markit Economics. L’indicatore si è attestato a 51,5 punti, dai 51,9 di ottobre. In questo modo è rimasto al di sopra della sogli a limite tra crescita e calo dell’attività, pari a 50 punti come in indagini analoghe. I risultati variano a seconda dei Paesi, dice Markit. Il Pmi in Germania è salito per il settimo mese consecutivo raggiungendo il valore massimo dallo scorso gennaio: una crescita che si rafforza sempre di più. Al contrario, lo stesso indice per la Francia è sceso fino al valore più basso dallo scorso giugno, evidenziando così un ritorno alla contrazione. Nel resto della regione la produzione è cresciuta per il quarto mese consecutivo, ma ad un tasso che è risultato più debole.