di Anna Messia

Lo Sna, il sindacato nazionale agenti, ha abbandonato il tavolo aperto dall’Ania per il rinnovo del contratto degli agenti di assicurazione, scaduto ormai da sette anni. Un esito prevedibile dopo che il sindacato guidato da Claudio Demozzi, con 7 mila iscritti su circa 23 mila agenti attivi in Italia, alla vigilia dell’incontro di ieri aveva fatto sapere di voler inviare esclusivamente una «delegazione tecnica» che aveva come unico mandato quello di ribadire la ferma contrarietà «a qualsiasi discriminazione tra agente monomandatario e plurimandatario». Una posizione inconciliabile con quella dell’Ania, l’associazione che rappresenta le compagnie di assicurazione, che lo scorso 21 ottobre, in occasione del secondo incontro con Sna, Anapa e Unapass, aveva posto come condizione fondamentale per il rinnovo la distinzione tra agenti più integrati con le compagnie e agenti più autonomi, che lavorano con più società, in pratica i plurimandatari. Intanto l’Ania ha fatto sapere che l’incontro di ieri è proseguito con le altre organizzazioni sindacali, ovvero Anapa e Unapass, e ha ribadito «la volontà di dare risposte serie alle delicate problematiche vissute dagli agenti di assicurazione, definendo un assetto di regole che consenta alle reti agenziali di conservare un ruolo centrale e competitivo nella distribuzione dei prodotti assicurativi». (riproduzione riservata)