Profondo rosso nei conti della Royal Bank of Scotland (Rbs), la banca britannica salvata da Londra e controllata dallo Stato all’81%. Nel terzo trimestre ha archiviato una perdita netta pari a 1,384 miliardi di sterline (1,78 miliardi di euro) a causa di una massiccia svalutazione di attivi, preparandosi inoltre a possibili multe per lo scandalo dell’alterazione del Libor, nel quale l’istituto è rimasto coinvolto. Il risultato si confronta con un attivo di 1,226 miliardi registrato nel corrispondente periodo dell’anno precedente, ha segnalato l’istituto in un comunicato. Rbs, controllata all’81% dallo Stato britannico dopo un ampio salvataggio durante l’ultima crisi finanziaria, ha dovuto effettuare una maxisvalutazione da 1,455 miliardi su propri titoli in portafoglio e ha accantonato ulteriori 400 milioni per compensare la clientela su contratti assicurativi problematici. Ai guai dell’istituto si aggiungono gli oneri legati al blocco al sistema informatico (175 milioni).