BARILLA G. e R. F.lli – Parma, Industria Alimentare e SKF Industrie – Airasca (TO), Produzione e vendita di Cuscinetti Volventi, sono le Aziende vincitrici dell’edizione 2012 del Premio Assiteca, che ha trattato il Focus “Strategie e processi per salvaguardare il valore aziendale a seguito di un evento dannoso – Business Continuity”. Alla sua III edizione , il Premio riscuote un crescente consenso e partecipazione da parte delle Aziende, oltre che attenzione da parte della stampa. Ideato da Assiteca, primario gruppo italiano di brokeraggio assicurativo, si pone come obiettivo l’identificazione e la premiazione delle aziende che investono nella gestione dei rischi.

Le finaliste 2012 hanno raccolto nomi di imprese di spicco conosciute per la loro rilevanza all’interno dell’economia nazionale: ABB ; Barilla G. e R. F.lli; Nestlè Italiana; Prysmian; SEAT Pagine Gialle; SKF Industrie; Vestas Nacelles Italia. Le due Aziende vincitrici hanno illustrato in modo approfondito le loro Best Practices al Workshop Performance Management del 21 novembre, che si è svolto nell’ambito del Top Management Forum 2012 organizzato da Knowità, ed hanno ricevuto il Premio nella sessione plenaria del 22 novembre che ha visto come Guest Speaker d’eccezione Don Tapscott, uno dei maggiori esperti al mondo in materia di innovazione, media e dell’impatto economico e sociale della tecnologia.

L’indagine 2012 si è concentrata su un tema di considerevole interesse che riguarda la salvaguardia del valore aziendale a seguito di un evento dannoso – che generalmente rientra nella più ampia nozione di Business Continuity Management – e si è posta l’obiettivo di indagare le strategie, le procedure e gli strumenti che le aziende italiane utilizzano per gestire i rischi derivanti dall’interruzione dell’attività aziendale.

Ciò che è emerso dai 213 questionari raccolti è la grande e sempre crescente attenzione alle tematiche di Business Continuity da parte delle aziende italiane: per una parte di queste la consapevolezza della rilevanza del tema si è concretizzata in processi formali e strumenti concreti per l’identificazione e la quantificazione degli scenari di rischio e di pianificazione delle azioni di ripristino .Tuttavia, è da sottolineare come le imprese di minori dimensioni tendano ad adottare tuttora un approccio informale e destrutturato senza un reale approccio a tutto tondo alla gestione dei rischi di interruzione del business.

Il report completo con i risultati dell’indagine è stato illustrato e distribuito al Top Management Forum nel corso del Workshop del 21 novembre dedicato al tema “Governare la sostenibilità economicofinanziaria”.