Cattolica assicurazioni ha chiuso i primi nove mesi del 2012 con una crescita sia sul fronte industriale che reddituale. La compagnia assicurativa di Verona tra gennaio e settembre ha registrato un utile netto consolidato pari a 51 milioni, in crescita rispetto ai 41 milioni dello stesso periodo del 2011 (+24,4%). Il risultato tiene conto di 16milioni di svalutazioni su investimenti in portafoglio. Al netto delle componenti straordinarie l’utile netto sarebbe stato pari a 67 milioni. La raccolta complessiva del lavoro diretto e indiretto è stata poi pari a 2,622 miliardi (-8,7%). I premi contabilizzati del lavoro diretto dei rami danni passano da 1,144 miliardi al 30 settembre 2011 a 1,186 miliardi nei primi nove mesi del 2012 (+3,7%). Nel comparto auto i premi sono ammontati a 715 milioni, in crescita del 5,1% rispetto allo stesso periodo del 2011. In aumento anche i premi nei rami non auto pari a 471 milioni (+1,7%). Nel segmento vita la raccolta da lavoro diretto si attesta a 1,421miliardi. La flessione rispetto all’anno precedente (-17,1%) è principalmente dovuta al calo della raccolta del canale bancario. Il combined ratio è risultato pari a 96%, in ulteriore miglioramento rispetto a settembre 2011 (96,9%) e al primo semestre 2012 (96,1%). Al 30 settembre 2012 il patrimonio netto consolidato si è attestato infine a 1,480 miliardi (1.223 miliardi al 31 dicembre 2011). L’incremento rispetto al 31 dicembre 2011 è principalmente dovuto al miglioramento della riserva AFS, che consegue alla ripresa di valore dei titoli di stato italiani presenti in portafoglio. Nel corso di questi mesi è poi proseguito il processo di razionalizzazione della rete (1.374 agenzie e 6.007 sportelli presso istituto bancari). Per i prossimi mesi il gruppo prevede «un consolidamento dei risultati tecnici della gestione danni e vita proseguendo nell’azione di sviluppo dei rami danni come purenell’attenzione all’andamento dei rami vita in relazione alla complessa situazione di mercato».