Nel mese di settembre la nuova produzione vita raccolta in Italia da imprese italiane e rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari a € 3,2 mld, ancora in calo (-14,7%) rispetto allo stesso mese del 2011, anche se con un tasso inferiore rispetto al mese precedente (-18,4%); al terzo trimestre i nuovi premi emessi hanno raggiunto € 35,5 mld, in calo del 14,9% rispetto ai volumi raggiunti nello stesso periodo dell’anno precedente.

Lo rileva l’ANIA nella consueta statistica mensile “ANIA Trends”.

Includendo anche l’attività del campione delle imprese U.E., con premi in aumento del 17,5% rispetto al mese di settembre 2011, i nuovi affari vita complessivi sono stati pari a € 3,7 mld (-11,2% rispetto allo stesso mese del 2011), mentre da gennaio hanno raggiunto € 40,9 mld, il 14,1% in meno rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di settembre i premi afferenti a nuove polizze di ramo I continuano a registrare un calo rispetto all’analogo mese del 2011, con una percentuale tuttavia inferiore a quella registrata nei tre mesi precedenti; analogo andamento per le polizze di ramo V che

dimezzano il loro volume di nuovi affari rispetto all’anno precedente, registrando la maggiore contrazione mensile da inizio anno; le polizze tradizionali (ramo I e V) si confermano comunque la scelta prevalente degli assicurati, con un’incidenza pari a oltre i tre quarti della raccolta totale nei primi nove mesi dell’anno.

La restante quota della nuova produzione è rappresentata dai prodotti “linked” (ramo III) che registrano, per il secondo mese consecutivo, una raccolta di nuovi premi in diminuzione rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, dovuta alla mancata commercializzazione di polizze index, solo in parte controbilanciata dalla crescita di nuovi premi di polizze unit. Andamento opposto riportano invece i contributi relativi a nuove adesioni individuali a forme previdenziali, in aumento rispetto allo stesso mese del 2011, con un incremento da inizio anno pari al 27,4%. Da gennaio, il numero delle nuove polizze/adesioni per il totale vita è stato pari a 2,2 milioni, in diminuzione del 14,9% rispetto allo stesso periodo del 2011. Si evidenzia, inoltre, che il 27% delle imprese, rappresentative del 24% del mercato in termini di premi, ha registrato al terzo trimestre 2012 una raccolta superiore all’analogo periodo dell’anno

precedente e che circa il 41% delle imprese (per una quota premi pari al 42%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (-14,9%).

Da inizio anno la modalità di versamento a premio unico costituisce la scelta maggiormente utilizzata dagli assicurati, per una quota pari al 94% del totale in termini di premi e al 55% in termini di numero di polizze. Sempre da gennaio l’importo medio dei premi unici è stato di circa € 27.300 mentre quello dei premi annui e ricorrenti ha raggiunto rispettivamente il valore di € 1.100 e € 3.300. Calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – il decremento del volume premi da inizio anno si riduce dal 14,9% all’11,4%. La maggior parte della nuova produzione deriva dalla raccolta effettuata mediante reti finanziarie (sportelli bancari e postali e promotori finanziari), alle quali afferisce l’85% dei premi emessi da inizio anno. Nel dettaglio, gli sportelli bancari e postali mantengono anche nel mese di settembre la quota prevalente di raccolta (72%), registrando ancora un decremento rispetto allo stesso mese del 2011 (-16,4%); i volumi di nuovi affari intermediati dai promotori finanziari continuano a risultare invece in ulteriore aumento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (+21,7%), sebbene l’incremento sia concentrato solo su alcuni operatori. Nel mese di settembre sia il canale agenti sia il canale agenzie in economia registrano una raccolta di nuovi premi in diminuzione rispetto all’analogo mese del 2011: nel dettaglio, il primo risulta in calo del 34,6% (il peggior risultato da inizio anno) mentre il secondo osserva una contrazione del 7,6% (+39,1% era stata la variazione positiva del mese precedente). La ripartizione dei premi per canale evidenzia come le reti finanziarie abbiano collocato quasi esclusivamente premi unici mentre le reti assicurative raccolgano anche una quota significativa di premi periodici.

Calcolando i premi da inizio anno mediante la misura APE sopra descritta, lo scostamento della quota raccolta dalle diverse reti si riduce: la quota riconducibile alle reti finanziarie passa dall’85% al 73% mentre quella afferente alle reti assicurative sale dal 14% al 26%.