Vincenzo Cirasola, dopo 27 anni di iscrizione allo SNA, di cui 16 in qualità di Presidente Provinciale di Bologna e 9 come Vice Presidente Nazionale al fianco di Tristano Ghironi, viene espulso dal Sindacato Nazionale Agenti. Lo si apprende (e lo ha appreso lo stesso Cirasola) da una newsletter inviata agli iscritti.

Come si evince da tale comunicazione, il giorno 15 novembre il Collegio dei Probiviri del Sindacato Nazionale Agenti si è riunito a Milano per esaminare la documentazione riguardante Cirasola, e dopo una giornata di sessione ha emesso la sentenza di espulsione (si veda documento allegato).

Immediata la reazione del Comitato Costituente Nuova Associazione (di cui Cirasola è uno dei fondatori): “Rientra ormai nella prassi operativa dell’attuale Esecutivo Nazionale dello SNA la modalità di agire senza alcuna osservanza delle norme statutarie.

Infatti  l’art. 34 dello statuto prevede una specifica procedura per il Collegio dei Probiviri secondo la quale “Il Collegio entro 30 giorni dal ricevimento del ricorso o dell’incarico, procede alla contestazione degli addebiti, compie tutte le indagini che ritiene opportune e, sentiti gli interessati, decide a semplice maggioranza entro sei mesi dall’inizio del procedimento”.

Al contrario, il provvedimento di espulsione é stato decretato senza neppure inviare all’interessato una formale contestazione o convocarlo per sentire le sue ragioni”, si legge in una nota.

È da sottolineare che la modalità di espulsione riflette la deriva egocentrica, autoritaria ed impulsiva a cui il Sindacato sembra essersi definitivamente abbandonato. Una deriva, peraltro, piuttosto superficiale, tenuto conto del fatto che, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 8 del vigente Statuto, lo scorso 10 novembre 2012, Cirasola aveva già ufficializzato presso la Segreteria di Bologna, anticipandole ai due vicepresidente provinciali, le sue dimissioni irrevocabili, che stamani sarebbero state poi comunicate all’Esecutivo Provinciale e inviate all’Esecutivo Nazionale”, continua la nota. “Pertanto il provvedimento di espulsione si presenta come un atto inutile, di violenza gratuita e, in quanto tale, intollerabile ed inaccettabile”.

Dal provvedimento di espulsione, si apprende che uno dei componenti era collegato in videoconferenza, nonostante il parere dell’Avv. Martinello che si era espresso sull’inutilizzabilità del mezzo della videoconferenza per motivi statutari (così come riportato dal verbale della riunione dell’EN del 26-27 luglio 2012).

“Stupisce, poi, l’accanimento dell’attuale Esecutivo Nazionale SNA e, in particolare, del suo Presidente, visto che da leader del movimento “Intermediari Uniti” nel corso del 2011 si era reso protagonista, insieme allo stesso movimento, di alcune attività apparentemente in contrasto con le stesse ragioni espresse nel provvedimento di espulsione nei confronti di Cirasola”.

“Quella di oggi nello SNA é una vera e propria autocrazia che sta rivelando tutta la sua pericolosità nella tutela degli interessi degli agenti di assicurazione in un mercato che cambia troppo in fretta e che richiederebbe ben altra lungimiranza ed acume politico per affrontarne le sfide e le opportunità che si presentano.

Basti solo pensare alle recenti vicende legislative che stanno portando alla disintermediazione del canale agenziale nel ramo Rcauto, rispetto alle quali l’Esecutivo SNA sta dimostrando tutta la sua inadeguatezza ed incapacità.

È necessario uscire da questo oscurantismo che ha reso la cosiddetta “casa di cristallo” giorno dopo giorno sempre più opaca, avvolta dalle tenebre di una gestione improntata alla visibilità personale ad all’autoreferenzialità, senza alcuna cura del bene comune e degli interessi collettivi”, conclude la nota.