Ing Groep strappa più tempo a Bruxelles. Il colosso olandese della bancassurance ha infatti ottenuto dall’antitrust europeo un rinvio delle scadenze per la dismissione di asset, condizione necessaria alla concessione degli aiuti di Stato, e per il rimborso dei finanziamenti pubblici ottenuti in seguito alla crisi finanziaria. In questo modo Ing eviterà di essere costretta a svendere ma resterà più a lungo sotto il controllo delle autorità e dovrà continuare a ritardare il pagamento dei dividendi. Ma il mercato ha reagito bene, non focalizzandosi evidentemente sulla cedola ma più sulla sostenibilità di lungo, e il titolo Ing ha guadagnato ieri quasi il 4% piazzandosi tra i migliori del listino di Amsterdam.
Nel dettaglio dell’accordo raggiunto ieri con la Commissione Ue, Ing, che aveva ricevuto 10 miliardi di euro di aiuti nel 2008, potrà rimborsare gli ultimi tre miliardi entro il 2015 e non il 2013 come precedentemente accordato. Slittamento che avrà però il suo costo, visto su tale cifra il gruppo olandese dovrà garantire un premio del 50% allo Stato. Ben più ampia, invece, la proroga per quanto riguarda la dismissione delle sue attività in assicurazioni e gestione degli investimenti, anche questa prevista originariamente per la fine del 2013 e da ieri slittata al 2018 (anche se alcuni asset andranno venduti prima di tale data). «Questo è moderatamente positivo – ha sottolineato a Reuters Tom Muller, analista della private bank Theodoor Gilissen – nel senso che non sono costretti a vendere in un mercato debole. D’altra parte, però, è negativo il fatto che non pagheranno dividendi nel breve periodo a causa dei rimborsi degli aiuti».
Di parere opposto è stato però il commento del chief executive di Ing, Jan Hommen. «Con tutte le priorità che abbiamo, non credo che sia nell’interesse degli azionisti che iniziamo a pagare dividendi in questa fase», ha spiegato. «Vogliono che rimborsiamo lo Stato, che paghiamo la doppia leva», ha aggiuntom riferendosi al capitale utilizzato sia nelle attività bancarie che in quelle assicurative. Ing ha dichiarato che dovrà rispettare alcune condizioni. Tra queste ci saranno limitazioni alla possibilità di realizzare acquisizioni fino al 2015 o comunque non prima che almeno il 50% degli asset da dismettere sarà effettivamente ceduto. Il gruppo ha già venduto parte delle attività in questione, tra cui le attività di banking online in Usa e Canada e alcune operazioni nelle assicurazioni in Asia. Lo scorso mese, tra l’altro, Aia Group ha raggiunto l’accordo per rilevare le assicurazioni di Ing in Malaysia per 1,73 miliardi di dollari mentre Richard Li, figlio del miliardario Li Ka Shing, ha acquisito attività del gruppo a Hong Kong, Macau e in Thailandia per 2,14 miliardi.