Profitti in forte rialzo per il gruppo Generali, che ha archiviato i nove mesi con un utile netto di 1,13 miliardi (+37,3% su base annua). Un risultato in linea con le attese degli analisti. È salito del 9,4% a 3,29 miliardi il risultato operativo, nonostante il maggior impatto di rilevanti eventi relativi a catastrofe. In particolare, l’impatto del terremoto in Emilia- Romagna è stato di 156 milioni di euro. I premi totali sono ammontati a 51 miliardi di euro, in crescita dell’1,8%, spinti dai rami danni (+4,7% a 17,4 mld). In particolare, nel ramo vita i premi si sono attestati a 33,5 miliardi (+0,4%), mentre la raccolta netta è stata pari a 1,1 miliardi, tornando positiva rispetto al primo semestre. Il risultato operativo vita è salito a 2,196 miliardi (+16,5%) con il contributo dei principali mercati. Sul risultato operativo danni, attestatosi a 1,158 miliardi (-4,3%), le catastrofi hanno pesato per 311 milioni. Il comparto fi nanziario ha registrato un risultato operativo di 320 milioni (+17,1%). Nel segmento vita Generali prevede di confermare nel 2012 i livelli di raccolta dell’anno scorso, mentre nel segmento danni prevede una crescita della raccolta del gruppo. Sul fronte patrimoniale, il Solvency I è migliorato al 140% dal 130% di fi ne giugno, con un’eccedenza di 7,4 miliardi. A fi ne ottobre il coeffi ciente è ulteriormente salito al 145% grazie all’impatto della cessione di Migdal. «Siamo fi duciosi di raggiungere un risultato operativo di fi ne anno superiore ai 4 miliardi, in linea con il target annunciato », ha annunciato l’a.d. Mario Greco, secondo il quale i risultati dei nove mesi «testimoniano la qualità del business, la forza del marchio e delle reti distributive di Generali: sono particolarmente soddisfatto della performance del risultato operativo, il nostro indicatore chiave, che si attesta a 3,3 miliardi». Nel frattempo il Leone ha avviato i processi per le cessioni di Bsi e degli asset negli Stati Uniti e, come ha riferito il responsabile fi nanziario Alberto Minali, non ci sono al momento novità su questo fronte. Quanto a eventuali altre cessioni di asset, «saranno valutate nel contesto del nuovo piano strategico, guardando a quali asset sono core per il nostro business e quali no». Il nuovo piano sarà presentato il 14 gennaio prossimo a Londra. Infi ne, nessun cambiamento è in atto negli accordi con Ppf, relativamente all’opzione di vendita vantata da quest’ultima per la propria quota della joint venture con la compagnia triestina. «Il downgrade di Moody’s su Generali», ha precisato Minali, «non dà a Ppf un diritto automatico di esercitare l’opzione put prima che venga a scadenza nel 2014». A piazza Affari il titolo Generali ha ceduto l’1,21% a 12,25 euro. © Riproduzione riservata