Il colosso olandese della bancassurance Ing Groep ha presentato ieri una trimestrale segnata dal crollo degli utili del 64% a 609 milioni di euro, pari a 16 centesimi per azione, da 1,69 miliardi, e 0,45 centesimi, del pari periodo del precedente esercizio. Al netto delle voci straordinarie, aggravi in Usa e perdite sull’hedging a protezione del capitale, il terzo trimestre 2012 ha comunque segnato una decisa flessione degli utili del 34,6% da 1,09 miliardi a 719 milioni. Nel periodo i profitti sottostanti prima delle tasse sono calati a 1,07 miliardi da 1,35 miliardi un anno prima. Dal punto di vista del business, i risultati sono stati appesantiti dalla pessima performance dell’assicurativo, in parte bilanciato dalla plusvalenza sulla cessione della quota del 9,5% in Capital One Financial.
Non certo una trimestrale positiva per Ing, che ha dovuto ricorrere a un’ulteriore cura dimagrante. Il gruppo ha infatti annunciato che taglierà 1.350 posizioni dal suo organico europeo peroprio nelle assicurazioni (business che si prepara all’Ipo il prossimo anno). In aggiunta a questo il colosso olandese ha dichiarato che taglierà 1.000 posti di lavoro nell’investment banking, in una ristrutturazione che si aggiunge a quella del retail, che perderà 2.700 dipendendenti nei prossimi anni. Ieri Ing ha perso l’1,79% in Borsa, piazzandosi tra i peggiori titoli del listino di Amsterdam.