I morti in incidenti stradali nel 2011 sono stati 3.860, 3.005 maschi e 855 femmine. Per i maschi, la classe di età in cui si registra il maggior numero di decessi è quella compresa tra i 20 e 24 anni. Valori molto elevati si riscontrano anche in corrispondenza delle fasce di età 25-29, 30-34 e 35-39 anni. Per le femmine, con riferimento al numero dei morti, i picchi si registrano per la classe di età 20-24 anni e per le età più anziane 75-79 e 80-84 anni. Per le donne, la frequenza elevata in corrispondenza delle età più avanzate è attribuibile al maggior coinvolgimento in incidenti stradali di quelle anziane, decedute nel ruolo di pedone. Per quanto riguarda i feriti in incidenti stradali, le età per le quali si registrano frequenze più elevate, per entrambi i sessi, sono quelle comprese tra i 15 e i 39 anni, con un picco nella classe di età 20-24. Per entrambe le distribuzioni di morti e feriti per sesso ed età, gli uomini risultano, ad ogni modo, più penalizzati delle donne.

In calo il numero di morti e feriti tra i conducenti, ma crescono le vittime donne

Confrontando il dato 2011 con quello dell’anno precedente si rileva una riduzione del 5,2% e del 3,2%, rispettivamente, per conducenti morti e feriti; tale tendenza è confermata anche dagli anni precedenti. Tra i conducenti deceduti a seguito di incidente stradale (2.690, 69,7% sul totale dei morti) i più colpiti sono individui in età compresa tra i 20 e i 39 anni. Le fasce di età in corrispondenza delle quali si rileva il maggior numero di conducenti infortunati sono quelle tra 20 e 24 anni e tra 35 e 39 anni (rispettivamente: 263 morti, 24.303 feriti e 275 morti, 22.706 feriti). A partire dai 40 anni di età il numero di conducenti che hanno riportato conseguenze in incidente stradale inizia progressivamente a decrescere. Analizzando la distribuzione dei conducenti per genere, si osserva, come atteso, un notevole svantaggio per gli uomini, con livelli del numero di morti di 7 volte superiori rispetto alle donne, e di circa 2 volte per i feriti. Tale evidenza deve essere letta, comunque, considerando che il maggior numero di conducenti di veicoli coinvolti in incidenti stradali sono di sesso maschile. Da segnalare, infine, che, malgrado nel complesso si registri una diminuzione, rispetto al 2010, di conducenti deceduti in incidenti stradali, per le donne si rileva, invece, un aumento del 4% (da 304 a 317 decessi).