Facile dire che è sempre colpa della crisi. Ma la débacle del mercato delle moto va ricercata altrove. Per esempio, come sottolineato dal presidente di Ancma, Corrado Capelli, dalle misure fiscali che «non generano nuovo gettito ma strangolano tutta la filiera» Risultato, dalle due ruote «lo Stato incasserà 250 milioni in meno solo di Iva, rispetto al 2009». Come recuperare? Per Capelli bisogna «intervenire sull’offerta di credito al consumo e sulle tariffe assicurative, da calmierare, visto che ora sono inaccessibili soprattutto nel Meridione». E poi, monitorare i costi dei carburanti e semplificare la burocrazia. Ma anche approntare infrastrutture per facilitare l’uso delle due ruote, dai parcheggi dedicati alla manutenzione delle strade. Tanti problemi, primo fra tutti il costo delle assicurazioni, giudicato da più parti «indecente». Una ricerca del sito specializzato Moto.it mette in luce come siano diminuiti in modo impressionante i giovanissimi che acquistano una moto: a comprare sono soprattutto i 30-40enni. La rinuncia alla moto, dice il sondaggio, è connessa a due fattori: il rifiuto dei genitori e il costo di gestione, considerato eccessivo. Occorre, conclude l’indagine «spingere sul taglio del costo dell’assicurazione, un forte disincentivo perfino per chi si accontenta di un mezzo usato». Alcuni mesi fa, il mensile specializzato Dueruote, ha attestato un rincaro medio delle polizze sulle moto del 15%: in testa Napoli e le province siciliane con un aumento medio del 20% e punte del 30% per i più giovani, penalizzati ovunque. Un venticinquenne proprietario di uno scooter 300 a Napoli paga per la prima polizza 1.246 euro: un rincaro del 263% sul 2006. A Salerno gli verrebbero chiesti 793 euro, a Vercelli non più di 239. Il sud paga caro il fenomeno delle truffe che però aumenta al lievitare delle tariffe assicurative. Un cane che si morde la coda, senza neanche il contentino che hanno le città a basso rischio, dove le compagnie possono praticare sconti fino al 50%, discriminando però i clienti meno «desiderati». Nemmeno le innovazioni aiutano. Il sito Facile.it, comparando alcune soluzioni, ha evidenziato che l’assicurazione temporanea, che copre la moto da 1 a 30 giorni (dunque molto adatta al motociclista che usa le due ruote solo in primavera-estate) non conviene perché la maggiorazione sul premio rc è il 30% del premio annuo. Con tale polizza i costi salgono, soprattutto se si assicura la moto per tempi molto brevi e poi, non durando i dieci mesi necessari a coprire il «periodo di osservazione», non consente di migliorare la classe di merito, impedendo quindi di risparmiare negli anni successivi. Per i centauri è molto meglio la polizza sospendibile, che si può interrompere per almeno 30 giorni e al massimo per 12 mesi, riattivandola in qualsiasi momento: i costi si riducono, le spese sono ammortizzate e la classe di merito può migliorare. Per una moto da 599cc assicurata in quattordicesima classe, se la copertura annuale costa 734 euro, per 30 giorni ne costa 281, il 38% in più. Al contrario, la polizza sospendibile costerebbe all’anno 844 euro ma si può sospendere la copertura come e quando si vuole. (riproduzione riservata)