Questa è la volta buona: Warren Buffett diventerà un player del mercato assicurativo italiano. Il terzo uomo più ricco al mondo, con un patrimonio stimato di 47 miliardi di dollari, è pronto ad avviare una filiale italiana del colosso Berkshire Hathaway Insurance Ltd, terzo riassicuratore mondiale alle spalle di Swiss Re e Munich Re. La struttura sta per rilevare l’attività operativa dal gruppo Sompo Japan Insurance Company of Europe Ltd. In particolare, si tratta di «contratti assicurativi sottoscritti ed emessi dalla filiale italiana di Sompo durante il 2003 e nei precedenti esercizi. Nonché di contratti di assicurazione per spese mediche sottoscritti nel 2003 che hanno continuato a essere rinnovati su richiesta degli assicurati dopo quella data», si legge nei documenti consegnati dalle due compagnie di diritto anglosassone all’Alta corte di giustizia d’Inghilterra e del Galles in vista del via libera definitivo dei giudici e di tutti gli assicurati coinvolti. Il percorso è stato avviato da Berkshire e Sompo nel marzo scorso e ha superato due step fondamentali: il via libera informale della Fsa inglese, con la quale le due società hanno già avuto lunghi e profittevoli confronti, e il parere positivo del perito indipendente (Gary Wells, studio Milliman Consultants&Actuaries) arrivato il 15 ottobre scorso. Il verdetto finale dei giudici inglesi è atteso per il 17 dicembre, data indicata per l’udienza alla quale parteciperà e si esprimerà ufficialmente la stessa Fsa e alla quale possono prendere parte tutti gli assicurati italiani di Sompo le cui polizze sono oggetto di conferimento alla compagnia di Buffett. Berkshire Hathaway Insurance (alla quale S&P’s ha assegnato un rating AA+ e alla fine del 2011 possedeva un patrimonio di 756 milioni di euro), come si legge nelle indicazioni fornite preventivamente ai clienti del gruppo giapponese dal manager Masahide Naito, «vuole accrescere la presenza sul mercato assicurativo italiano». Che le intenzioni dei manager di Buffett siano concrete lo dimostra il fatto che nel momento in cui è stato siglato l’accordo iniziale (marzo 2012) la National Indemnity Company, consociata del polo assicurativo del finanziere americano, ha siglato un accordo con cui si impegna a riassicurare i contratti di Sompo a partire da gennaio 2011. L’intesa prevede «una copertura massima di 200 milioni per la liquidazione dei sinistri connessi all’attività oggetto di trasferimento», si legge nella relazione del perito indipendente. «In caso di approvazione dell’operazione di trasferimento polizze, la compagnia di riassicurazione di Buffett si è impegnata ad aumentare di altri 50 milioni il limite di copertura». Se l’operazione avrà il via libera dell’Alta corte di giustizia inglese, la Berkshire Hathaway Insurance potrà iniziare ufficialmente a operare in Italia dopo che nel novembre di un anno fa l’Isvap aveva denunciato «casi di commercializzazione a Cosenza, Napoli e Roma di polizze Rc Auto contraffatte e relative a carte verdi intestate alla Berkshire Hathaway, la quale però al momento non ha ancora avviato l’attività di vendita o emissione diretta». Dal prossimo gennaio, invece, tutto dovrebbe procedere secondo le norme. (riproduzione riservata) Andrea Montanari