Banca Generali archivia il terzo trimestre del 2012 con un utile netto consolidato più che raddoppiato a 30,2 milioni di euro (+119,6%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e in linea con le attese degli analisti. A spingere i profitti nei tre mesi è stata soprattutto la crescita del margine di interesse, passato dagli 11,8 milioni dell’anno prima a 29,1 milioni. In deciso progresso anche la voce «commissioni nette», passate a 50,7 da 42,6 milioni. Guardando invece ai primi nove mesi, il periodo si è chiuso con un risultato netto di 97,5 milioni, in crescita del 91% e con ricavi per 256,5 milioni, in aumento del 43 per cento. Il margine d’interesse è più che raddoppiato rispetto allo scorso anno, attestandosi a 80,4 milioni (+141%), per effetto della maggiore redditività del portafoglio titoli della banca (dal 2,1% all’attuale 3,3%) e dell’aumento dei volumi legati sia all’attività di finanziamento contro garantita generata nel periodo sia alle operazioni di rifinanziamento a tre anni promosse dalla Bce nel dicembre 2011 e nel febbraio 2012. A livello di commissioni nette si è registrato un incremento del 18,5% rispetto allo scorso anno a 167,1 milioni. Quanto alle previsioni per l’esercizio in corso, il comunicato di Banca Generali afferma che «i primi nove mesi del 2012 hanno evidenziato risultati molto soddisfacenti a livello di raccolta netta, crescita delle masse e utili. La solidità patrimoniale della banca si è ulteriormente rafforzata. Siamo fiduciosi – prosegue la nota – che queste dinamiche possano continuare nei prossimi mesi anche alla luce dei cauti spiragli di miglioramento sul fronte economico internazionale, pur senza sottovalutare la complessità del quadro macroeconomico e la volatilità dei mercati finanziari». Nel corso della conference call con gli analisti, l’ad Piermario Motta, interpellato sul dividendo, ha dichiarato: «Riteniamo che sicuramente la politica di pay out sarà generosa, perché è del modo di procedere anche da parte degli azionisti di controllo. Ma oggi fare una previsione se manterremo il pay out dell’80% diventa complicato».