Banca Generali ha chiuso i primi nove mesi con un utile netto consolidato di 97,5 milioni (+91%), quasi raddoppiato rispetto all’esercizio precedente. In decisa crescita anche i ricavi, con il margine d’intermediazione in progresso del 43% a 256,5 milioni. Il margine d’interesse si è attestato a 80,4 milioni (+141%). I costi operativi si sono attestati a 110,9 milioni (+3,4%), il Tier 1 ratio al 12,1% e il Total capital ratio al 13,7%. Nel solo terzo trimestre, l’utile netto è più che raddoppiato a 30,2 milioni (+119,6%) rispetto al terzo trimestre dello scorso anno, mentre il margine d`intermediazione è salito a 79,4 milioni (+47,3%). In ottobre, Banca Generali ha realizzato una raccolta netta di 101 milioni. Da inizio anno, la raccolta netta totale ha raggiunto i 1.463 milioni (+60%), di cui 1.240 milioni (+134%) in prodotti di risparmio gestito. Complessivamente la raccolta netta in prodotti gestiti ha rappresentato l’85% della raccolta netta totale. Le masse gestite e amministrate sono cresciute nell’ultimo trimestre di circa 950 milioni, raggiungendo i 25,5 miliardi al 30 settembre (+10% da inizio anno). «Questi risultati», ha commentato l’amministratore delegato di Banca Generali, Piermario Motta, «riflettono principalmente la qualità della nostra rete di professionisti, che si accredita sempre più ai vertici del settore per professionalità e dinamismo. A essa si affi anca il grande lavoro della struttura nella prudente gestione degli attivi e nell’attento controllo dei costi. Riteniamo che, continuando a puntare su queste risorse e sfruttando l’esperienza accumulata, Banca Generali continuerà a realizzare risultati positivi per i nostri clienti, i nostri azionisti e per l’azienda». Il titolo, che già lunedì era dato in grande spolvero per le «voci» sugli ottimi conti della società, ha chiuso a 11,80 euro, +2,43%, dopo un massimo di seduta a 11,92 euro. © Riproduzione riservata