Offrire protezione alle imprese agricoleattraverso strumenti assicurativi pensati appositamente per i soci delle cooperative. Questo è lo scopo dell’accordo siglato tra l’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari e VH Italia Assicurazioni (filiale italiana della Vereinigte Hagelversicherung VVaG, compagnia  creata circa 200 anni fa per volontà degli agricoltori tedeschi e specializzata in danni alle produzioni causati da avversità atmosferiche. Il gruppo assicura in tutta Europa oltre 120.000 aziende agricole, attraverso una rete di circa 5.000 agenzie). L’Accordo Nazionale, firmato esclusivamente a vantaggio dei consorzi e delle cooperative agricole aderenti alle tre organizzazioni dell’Alleanza (Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare e Agci-Agrital) servirà ad offrire alleimprese agricole associate pacchetti assicurativi a tariffe e condizioni contrattuali migliori rispetto a quelle presenti oggi sul mercato.

“Questo accordo – dichiara Maurizio Gardini, Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane – Settore agroalimentare – rappresenta un passo avanti notevole nella gestione del rischio. Per la prima volta le organizzazioni cooperative stringono un patto con una compagnia leader a livello europeo allo scopo di creare insieme strumenti assicurativi ad hoc, specifici per la cooperazione”.

“Obiettivo dell’accordo – prosegue Gardini – è quello di fornire ai nostri associati gli strumenti adatti per far fronte alle perdite derivanti sia dagli eventi atmosferici sempre più imprevedibili, sia dagli andamenti anomali delle quotazioni di mercato. Esso resterà aperto anche ad altre compagnie di assicurazioni che vorranno entrare nell’intesa, in un’ottica di completamento e complementarietà dell’offerta. I pacchetti che abbiamo predisposto sono al momento destinati alle singole imprese aderenti alle cooperative, ma il passo successivo sarà quello di assicurare direttamente la cooperativa stessa, convinti come siamo che tutelando la cooperativa si tutela anche il socio. Per fare questo però abbiamo bisogno che il legislatore comunitario in sede di riforma della PAC consenta alle strutture aggregate di gestire le agevolazioni previste”.

Nello specifico l’accordo siglato prevede la costituzione di tavoli di confronto tra i tecnici della VH Italia e quelli delle cooperative per svolgere congiuntamente un’attenta analisi dei rischi di ciascuna realtà produttiva, al fine di individuare le migliori soluzioni praticabili. Il metodo di lavoro è già stato avviato con soddisfazione in alcune province italiane e questo ha portato ad una raccolta assicurativa tra i soci delle cooperative di oltre 100 milioni di euro, con una tariffa vantaggiosa rispetto al mercato e condizioni assicurative migliorative rispetto agli standard di riferimento. In particolare, nella provincia di Ravenna, il tasso praticato ai soci di Confcooperative si è abbassato di un 8% rispetto al tasso di riferimento provinciale.

Altro elemento importante dell’accordo è l’avvio di una sperimentazione di nuovi prodotti assicurativi legati all’evoluzione del negoziato sulla PAC post2103, inparticolare per la tutela del reddito e la costituzione di fondi mutualistici. Lo studio, l’analisi e la valutazione delle nuove coperture assicurative verranno esaminate nell’ambito di un apposito gruppo di lavoro nominato dalle parti firmatarie dell’accordo.

Attraverso questo accordo – spiega Luigi Gazzola, rappresentante generale per l’Italia della VH – intendiamo dare una risposta concreta alle esigenze degli imprenditori agricoli italiani. La nostra società è una vera e propria mutua cooperativa dove le esigenze dei produttori sono il punto di partenza per lo studio delle coperture assicurative. Le novità introdotte negli ultimi otto anni in Italia derivano dall’esperienza maturata nel resto d’Europa: la collaborazione con i produttori agricoli nello studio dei prodotti assicurativi è alla base della nostra attività. VH  punta naturalmente con questa collaborazione ad incrementare la raccolta assicurativa. Il potenziale della cooperazione italiana è sotto questo aspetto davvero molto interessante: essa rappresenta infatti oltre 14 miliardi di valore della produzione assicurabile, che fa capo alle oltre 700.000 imprese associate. Siamo inoltre convinti che la domanda di strumenti assicurativi è destinata a crescere, considerando che i valori della produzione oggi assicurata sono concentrati per un 78% al nord Italia mentre molta parte del sud Italia è ancora “vergine”. Il sostegno pubblico attraverso il contributo al pagamento del premio rappresenta un forte volano per aumentare la diffusione delle coperture assicurative”.