Per bilanciare il rischio i volumi si sposteranno dalle grandi imprese alle pmi. Tre tipologie di agenzia: pmi, bilanciate e auto. Focus sulle coop. Il dg Ellena: saremo più specializzati 

di Luca Gualtieri

La maggiore concorrenza sul mercato assicurativo italiano e il profondo cambiamento delle reti distributive hanno imposto a Unipol la revisione del modello commerciale. Il gruppo assicurativo bolognese guidato da Carlo Cimbri e presieduto da Pierluigi Stefanini ha infatti rivisto strategie e approccio al mercato e a fine anno introdurrà decisivi cambiamenti.

Lo spiega a MF-Milano Finanza Franco Ellena, direttore generale di Unipol Assicurazioni. La rete commerciale sarà articolata su tre tipologie: le agenzie a vocazione pmi, quelle bilanciate (che cioè forniscono servizi retail e corporate) e quelle per il settore auto. L’obiettivo di via Stalingrado è fornire servizi specializzati alla clientela in modo da meglio rispondere alle esigenze del mercato. «È in corso un processo di rifocalizzazione», spiega Ellena. «Da un lato abbiamo cercato di capire esattamente quali sono le richieste della rete. Dall’altra parte abbiamo cercato di mettere a fattor comune la storia di questo gruppo», conclude Ellena. Non solo. Sul fronte corporate si assisterà a un parziale disimpegno dal segmento large corporate a favore delle piccole e medie imprese. Come in altri gruppi, l’obiettivo è bilanciare meglio il rischio in una situazione di mercato ancora molto instabile. Le novità sul fronte corporate, comunque, non sono finite. Unipol intende infatti confermare le sue radici storiche, mostrando particolare attenzione al mondo cooperativo. La riorganizzazione è frutto di un profondo lavoro che ha coinvolto i vertici della compagnia per molti mesi. «Stiamo vivendo anni di profondo cambiamento sul fronte della distribuzione», spiega Ellena a MF-Milano Finanza. «Da un lato la presenza di nuovi competitor ha trasformato in profondità il settore assicurativo. Dall’altro avvertiamo l’esigenza di una maggiore specializzazione. Risponderemo a queste esigenze con nuovi modelli di agenzia, con una formazione più mirata e con un’assistenza commerciale e tecnica più specifica», conclude Ellena.

Cambiamenti importanti interessano anche la controllata Unipol Banca, che si muoverà sugli stessi binari tracciati dal gruppo. In queste settimane sta partendo un nuovo modello commerciale che, anche in questo caso, prevede una rifocalizzazione degli impieghi sul mondo della piccola e media impresa. La scelta permetterà alla banca guidata da Luciano Colombini di acquisire quote di mercato nei segmenti small business e retail. Contestualmente Unipol Banca dovrebbe rivolgere una particolare attenzione anche al mondo cooperativo e sarebbe prevista la costituzione di una divisione specifica per seguire il settore. Il gruppo avrebbe fatto sapere ai sindacati che tutte le azioni di riorganizzazione dovrebbero avvenire senza tagli di personale.

I conti semestrali del gruppo si sono chiusi con un risultato positivo consolidato di 57 milioni rispetto alla perdita di 26 milioni dello scorso esercizio. Considerando nel perimetro anche l’apporto di Bnl vita, in corso di dismissione, l’utile si è attestato a 65 milioni (30 nel primo semestre 2010). (riproduzione riservata) ei poli minori, che diventerebbero quindi distaccamenti. È inoltre prevista la chiusura di poli di piccole dimensioni e l’accentramento di ulteriori attività amministrative dalla rete ai poli di back office. (riproduzione riservata)