Tre anni e mezzo all’ex governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio; tre anni e 10mesi all’ex presidente di Unipol, Giovanni Consorte, e una quindicina di condanne per gli altri imputati (compresi gli immobiliaristi) protagonisti dei tentativi di scalate bancarie dell’estate 2005. Dopo Antonveneta (primavera scorsa) ieri è arrivato il conto del tentativo di scalata di Unipol a Bnl, ai danni di Banco Bilbao: il tribunale di Milano, presieduto da Giovanni Ichino, ha comminato reclusioni,multe (anche alle persone giuridiche Unipol, Bper e Hopa) e provvisionale civile da 15 milioni di euro, in solido tra i condannati. Tra gli otto assolti, l’allora capo della Vigilanza di Banca d’Italia, Francesco Frasca (indenne anche al precedente processo, nonostante le richieste della procura). Fazio è stato condannato per aggiotaggio e ostacolo all’attività di vigilanza, e multato con un milione di euro. «Costernato», l’ex governatore, per la sentenza «fotocopia e ingiusta» – ha riferito il difensore Roberto Borgogno, a sua volta «sbigottito» – ritenuta «inspiegabile» dall’avvocato Dedola, difensore di Consorte, che alla condanna (anche per insider trading) aggiunge 1,3 milioni di euro di multa e si dichiara «deluso, rammaricato, dispiaciuto e frustrato ». Tre anni e mezzo oltre a 900mila euro di multa anche per Danilo Coppola (cui fa capo il gruppo Epf che edita questo giornale), Stefano Ricucci, Giuseppe Statuto, il finanziere Emilio Gnutti, i fratelli Ettore e Tiberio Lonati, il banchiere Guido Leoni, Vito Bonsignore e Francesco Gaetano Caltagirone. Tre anni e 7 mesi (e un milione di multa ciascuno) a Ivano Sacchetti e Carlo Cimbri (allora ai vertici di Unipol). Il risarcimento a Bbva, da definire in sede civile, è anticipato da una provvisionale immediatamente esecutiva (e solidale) da 15milioni di euro. Multe (ex lege 231) per Unipol (720mila euro), Bper (270mila) e Hopa (480mila). Risarcimento da 100mila euro a Consob dagli ex vertici Unipol. Motivazioni tra 45 giorni e, ovviamente, impugnazione in appello certa. A.P.