Il gruppo Ppf del finanziere ceco Petr Kellner ha svalutato di 107 milioni di euro la quota del 2% detenuta in Generali, acquisita nella primavera 2010. Stesso destino per l’altra esposizione di Ppf in un Paese periferico, con il il 5,72% nella greca Piraeus Bank svalutato di 18 milioni. Come spiega l’ultima pagina della relazione semestrale di Ppf, approvata il 17 ottobre, considerate «le attuali situazioni di mercato e la specifica situazione di Grecia e Italia, gli sviluppi sul fair value degli investimenti disponibili alla vendita sono soggetti a una significativa incertezza » e il gruppo ceco già vede «ulteriori, significative perdite di valore sui titoli italiani e greci nella seconda metà del 2011». Kellner può d’altro canto rallegrarsi della jv Generali Ppf holding, controllata al 49%, che ha fruttato un utile di competenza di 97 milioni nel semestre, quasi doppio rispetto ai 50 milioni di giugno 2010, con ricavi per un totale di 1,92 miliardi (da 1,8 miliardi) e un utile netto complessivo di 199 milioni contro 104. Il valore della quota è salito a 2,73 miliardi di euro nel primo semestre, da 2,68 miliardi al 31 dicembre.