Uno scorporo forzato del business assicurativo di Ing potrebbe portare ad una perdita se i mercati dovessero restare deboli.
Lo ha ribadito il Ceo di Ing, Jan Hommen, nel corso di un dibattito tenuto dall’associazione di azionisti olandese vereniging van effectenbezitters ad Amsterdam.
Il Ceo sostiene che è un problema vendere qualcosa ad un prezzo di gran lunga inferiore al suo valore contabile, riferendosi alle attuali condizioni di mercato.
Ing nel 2009 era stata costretta dalla Commissione europea a vendere la sua divisione assicurativa entro il 2013 per ottenere l’approvazione per aiuti statali durante la crisi finanziaria. Il disinvestimento fa parte di una ristrutturazione più ampia richiesta dall’Unione europea che dimezzerà o quasi il bilancio di Ing di 1.300 mld euro.
“A livello operativo, il business assicurativo è pronto a quotarsi, ma (una Ipo) necessita ancora di 5/6 mesi di preparazione”, ha affermato Hommen, aggiungendo che ci sono alternative ad una Ipo e che l’istituto finanziario olandese sta portando avanti un processo a due strade che include l’opzione di vendere la divisione assicurativa agli investitori, il che soddisferebbe anche i suoi obblighi.
Se i mercati restano a sfavore di una Ipo, Ing e altri istituti finanziari con gli stessi problemi “dovranno spiegare alla Commissione europea che uno scorporo non funzionerebbe al momento”, ha dichiarato il Ceo, ricordando che per il termine ultimo mancano ancora due anni.