di Anna Messia

Generali Assicurazioni riorganizza le compagnie dedicate alla vendita online delle polizze. Per farlo ha costituito un polo dedicato ai canale diretti e alternativi che ha l’obiettivo di raddoppiare in dieci anni il giro d’affari, oggi pari a 3,5 miliardi di premi.

 

Il riposizionamento passa anche attraverso l’apertura dell’attività via web e telefono in nuovi mercati europei, come la Slovacchia (partita nel 2010) e il Belgio (dove l’attività è stata avviata quest’anno). Oggi l’amministratore delegato di Genertel, Davide Passero, illustrerà il piano nei dettagli ai consiglieri a margine del cda della capogruppo, chiamato ad approvare i conti del terzo trimestre.

La novità più importante è sicuramente la costituzione di un polo unitario, dedicato a tutti i canali diretti e alternativi, che ha l’obiettivo di sfruttare al meglio le potenzialità di crescita sia nel ramo Vita sia nel Danni. Il polo sarà costituito da Genertel (compagnia leader in Italia per le polizze Danni nel segmento diretto) e da Genertellife (che dal 2009 distribuisce polizze Vita), due società che finora avevano mantenuto un assetto separato. La razionalizzazione della struttura societaria prevede il conferimento del controllo di Genertel in Genertellife. Così Generali avrà il 100% della compagnia Vita, cui farà capo, a cascata, l’intero capitale di Genertel. Si tratta di un passaggio non solo formale, perché la razionalizzazione sarà seguita anche dalla messa a fattor comune delle attività operative e delle piattaforme informatiche e di servizio.

Nel quartier generale di Generali, gruppo guidato da Giovanni Perissinotto, è stato inoltre istituito un competence centre: si tratta di un centro direzionale dedicato esclusivamente ai canali diretti che ha l’obiettivo di sviluppare sinergie tra le compagnie attive nei vari Paesi e di accelerare il lancio di nuove iniziative di distribuzione diretta nei vari mercati.

Generali ha iniziato a operare nel canale diretto in Germania prima ancora che in Italia, dove Genertel è stata avviata nel 1994. In Germania CosmosDirekt, che colloca via internet e telefono soprattutto polizze Vita e malattia, è attiva addirittura nel 1982 ed è arrivata negli anni a guadagnarsi una posizione di leadership. Oggi CosmosDirekt fattura circa 2 miliardi di euro, più di Genertel, che in Italia raccoglie circa 1 miliardo (grazie anche agli accordi con circa 800 sportelli di banche regionali e ai 1.500 promotori finanziari di Banca Generali). Poi, oltre ai nuovi entrati Slovacchia e Belgio, c’è l’Ungheria, dove Genertel è partita nel 2008 e in pochi anni è diventata la prima assicurazione del Paese sul mercato diretto.

Tanti Paesi, quindi, che hanno bisogno di un indirizzo comune con l’obiettivo di realizzare sinergie. Il gruppo di Trieste, del resto, punta molto su questo mercato considerato ad alto potenziale di crescita: nel ramo Danni, in particolare, si registra un trend strutturale di espansione accelerato dal recente aumento delle tariffe nel mercato tradizionale; mentre nel comparto Vita si prevede che i nuovi canali sapranno progressivamente intercettare la domanda di prodotti assicurativi e previdenziali da parte della componente più giovane della popolazione, gli under 40, già avvezzi agli acquisti online in altri settori. E Generali, ovviamente, vuole farsi trovare pronta per approfittarne. Attualmente il canale diretto con 3,5 miliardi rappresenta circa il 5% dei 73 miliardi complessivamente raccolti dal Leone. Ma il suo peso è destinato inesorabilmente a crescere.

Oggi intanto saranno diffusi i conti trimestrali del gruppo Generali. Il consensus degli analisti nei primi nove mesi dell’anno prevede in media un utile di circa 800 milioni, in calo di oltre il 40% rispetto a un anno prima, a causa delle svalutazioni legate soprattutto dai titoli greci. (riproduzione riservata)