Dismissioni immobiliari per un valore superiore ai 100 milioni di euro. Questa la novità emersa ieri dal consiglio di amministrazione di Fonsai, chiamato a risolvere il problema dei margini di solvibilità, mentre non è stata ancora presa l’attesa decisione sull’avviamento. Ieri il cda ha dato mandato all’amministratore delegato Emanuele Erbetta di approfondire l’ipotesi di conferire a un veicolo mobiliare le storiche partecipazioni del gruppo al fine della cessione di importanti quote del veicolo stesso. I consigli delle società di famiglia sono stati poi aggiornati al 20 dicembre per i necessari approfondimenti su un’importante operazione immobiliare allo studio, il cui valore è indicato dalla società come «superiore» ai 100 milioni di euro. Le iniziative sull’efficientamento del capitale del gruppo, alle prese con la necessità di risollevare i margini di solvibilità, torneranno sul tavolo dei cda della capogruppo e della Milano assicurazioni sempre nel cda di dicembre. Sarà in quell’occasione che verrà esaminata anche l’opzione dell’affrancamento del goodwill, ovvero l’anticipazione di imposte sull’avviamento che libera risorse sotto forma di crediti fiscali, all’ordine del giorno ieri. I board hanno discusso di altre opzioni di capital management, in particolare dell’operazione di vendita di due immobili aMilano e Roma. Le due transazioni, per un valore complessivo di 100 milioni di euro e dovrebbero fruttare una plusvalenza di 30 milioni a beneficio di entrambe le compagnie. Per l’immobile della capitale è già stato siglato il preliminare, mentre per quello meneghino è in corso la due diligence e la transazione è attesa entro fine anno. Nei cda non si è parlato di ipotesi di aumento di capitale delle due compagnie e neppure della popolare vita, su cui erano corse indiscrezioni. Tra le ipotesi per il rafforzamento di Fonsai potrebbe spuntare una possibile integrazione della compagnia con la controllata Milano Assicurazioni. Con l’ultima trimestrale pubblicata ai primi di novembre, il margine di solvibilità sceso in prossimità del livello minimo (111%). L’obiettivo già dichiarato è quello di tornare a una quota di sicurezza più elevata: il livello che la società si è data è il 120 per cento.