Nella società dovrebbero essere conferite le quote in Mediobanca, Rcs, Unicredit,Pirelli, Gemina e Generali Una quota di minoranza dovrebbe essere poi ceduta a un partner bancario. Ok all’affrancamento del goodwill 

di Andrea Di Biase

 

Nel tentativo di liberare capitale ed evitare così l’ipotesi estrema di una nuova ricapitalizzazione, il cda di Fondiaria-Sai avrebbe dato mandato all’amministratore delegato Emanuele Erbetta di verificare la fattibilità di un progetto che prevede la costituzione di una newco alla quale conferire alcune partecipazioni strategiche in società quotate, come Rcs, Mediobanca, Unicredit, Gemina, Pirelli e Generali(quest’ultima destinata a essere ceduta in virtù degli accordi con l’Antitrust).

Questa nuova società, di cui il gruppo FonSai dovrebbe mantenere comunque il controllo, aprirebbe il capitale a uno o più soggetti terzi, che apporterebbero così risorse fresche alle casse del gruppo.
Ma quali investitori sarebbero interessati a rilevare quote importanti di una holding di partecipazioni di questo tipo, dove l’ultima parola su eventuali decisioni strategiche spetterebbe comunque al socio di maggioranza? Secondo quanto si apprende in ambienti finanziari, il potenziale investitore cui guarderebbero i vertici di FonSaisarebbe un soggetto di natura bancaria (potrebbe essere la stessa Unicredit, già azionista della compagnia con il 6,6% ma fortemente esposta anche ai piani alti della galassia Ligresti), la cui partecipazione al veicolo, seppur sotto forma di equity, assomiglierebbe molto a un prestito, anche se avrebbe comunque il vantaggio di aumentare di qualche punto il Solvency ratio del gruppo assicurativo. Toccherà dunque a Erbetta verificare la fattibilità del progetto ed eventualmente sottoporlo al cda diFonSai per l’approvazione (la prossima riunione è in agenda il 20 dicembre).

Non è detto comunque che questa soluzione sia destinata a passare. Secondo quanto appreso in ambienti bancari, l’Isvap, che da mesi sta monitorando con attenzione la solvibilità del gruppo Fondiaria-Sai, sembrerebbe gradire una soluzione meno barocca e sarebbe invece più favorevole a un nuovo aumento di capitale. Stesso discorso per un eventuale fusione tra FonSai e Milano Assicurazioni, che, pur non essendo ufficialmente mai stata presa in esame dai vertici del gruppo assicurativo, avrebbe comunque l’obiettivo di liberare capitale ai fini di evitare un possibile aumento.

Qualche piccolo passo per migliorare il Solvency ratio, che a fine settembre era sceso al 111% e che, secondo alcuni analisti, compresi quelli di Mediobanca Securities, potrebbe essere attualmente già sotto la soglia del 100%, è stato compiuto già nel corso del cda di ieri di FonSai. Il consiglio ha infatti deliberato di procedere all’affrancamento di parte degli avviamenti iscritti nel bilancio consolidato 2010 a fronte delle partecipazioni consolidate di gruppo. L’operazione comporterà un esborso immediato di circa 102 milioni, a fronte di un risparmio di imposta pari a circa 218 milioni. Il margine di solvibilità corretto, viene spiegato, si accrescerà conseguentemente di circa 5,3 punti percentuali. Nel corso del prossimo cda diFonSai del 20 dicembre dovrebbero inoltre essere varate altre operazioni di capital management destinate a rafforzare ulteriormente il Solvency ratio del gruppo. Sul tavolo ci sono alcune operazioni immobiliari che potrebbero consentire di limare al rialzo di qualche punto l’indicatore di solvibilità. Si tratterebbe, in particolare, della cessione di due immobili di pregio a Milano e Roma per circa 100 milioni, che consentirebbero plusvalenze per 30 milioni di euro. Da quanto si apprende ora per la cessione dell’immobile a Roma ci sarebbe un’intesa preliminare, mentre per quello di Milano è stata effettuata la due diligence e si spera di poter chiudere la cessione entro fine anno. (riproduzione riservata)