La Commissione europea ha diramato il 20 ottobre un comunicato stampa nel quale anticipa la revisione della Mifid, la Direttiva sui mercati degli strumenti finanziari entrata in vigore nell’Unione europea nel 2008. Le proposte di revisione prevedono una direttiva e un regolamento che mirano «a rendere i mercati finanziari più efficienti, robusti e trasparenti, e a rafforzare la tutela degli investitori». I recenti avvenimenti hanno evidenziato, a soli quattro anni di distanza dalla sua emanazione, la necessità di rivederne alcuni principi per migliorare la trasparenza del settore e porre rimedio alle lacune presenti nei mercati meno regolati, inclusi i mercati dei derivati. Secondo gli obiettivi, la revisione dovrebbe produrre strutture di mercato più efficienti e robuste, nelle quali la direttiva preveda diversi modelli di business, assicurando però che tutte le sedi di negoziazione rispettino le stesse norme in materia di trasparenza e che i conflitti di interessi vengano mitigati. Verranno introdotte misure di tutela per le attività di trading ad alta frequenza e quelle di trading algoritmico, che hanno drasticamente ridotto la velocità di negoziazione e pongono possibili rischi sistemici. Si aumenterà la trasparenza delle attività di negoziazione nei mercati azionari, incluse le dark pool (volumi di negoziazione o di liquidità che non sono disponibili su piattaforme pubbliche). I poteri dell’Esma, Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, verranno rafforzati e, in determinate circostanze specifiche, i supervisori potranno vietare specifici prodotti, servizi o pratiche in caso di minaccia alla tutela degli investitori, alla stabilità finanziaria o all’ordinario funzionamento dei mercati.