Il previsto salvataggio della banca franco-belga Dexia è inattuabile poiché il Belgio non può sostenere la quota di finanziamento concordata.
Lo riferisce il quotidiano belga De Standaard senza citare fonti e aggiungendo che la Francia potrebbe essere costretta ad aumentare la propria quota.
Le indiscrezioni, pubblicate sul sito web del quotidiano, hanno influenzato le negoziazioni sull’euro nei mercati asiatici, spingendo, insieme alle speculazioni sul possibile declassamento del rating tripla-A della Francia, la moneta unica sotto 1,35 usd. Il Belgio ha chiesto alla Francia di rinegoziare i termini del salvataggio di Dexia con il “possibile risultato” di un maggior peso del ruolo del Paese transalpino, ha rivelato il De Standaard. Il Belgio aveva accettato di garantire il 60,5% del fabbisogno finanziario di Dexia, ma la conseguente esposizione, con il governo obbligato a raccogliere 54 mld euro sul mercato obbligazionario, incide sulle esigenze di finanziamento della spesa pubblica belga, scrive il giornale. Secondo quanto riportato dal De Standaard, il ministro delle Finanze belga Didier Reynders ha negato che l’accordo siglato nei primi giorni di ottobre sia in dubbio mentre la Francia ha smentito il riavvio delle trattative.