Al secondo tentativo, il presidente (ancora per poco) di Allianz Spa, Enrico Tomaso Cucchiani, è effettivamente stato più fortunato. Il manager, dato da rumor come il successore designato di Corrado Passera alla guida di Intesa Sanpaolo, già poco più di un anno fa aveva tentato, senza successo, di salire al vertice di Unicredit. All’epoca, stando a quanto sembra emergere da alcune intercettazioni telefoniche che coinvolgono anche il faccendiere Luigi Bisignani, avrebbe contribuito, in asse con i soci tedeschi e con le principali Fondazioni azioniste, alla defenestrazione dell’ex amministratore delegato di Piazza Cordusio, Alessandro Profumo, anche nella speranza (poi vanificata dalla nomina ufficiale di Federico Ghizzoni) di raccoglierne il testimone. Questa volta, però, Cucchiani sembra avercela fatta: su proposta del consiglio di sorveglianza della banca di Ca’ de Sass che si riunirà oggi alle 12.30 a Torino, il manager ex McKinsey questo pomeriggio dovrebbe essere nominato ceo di Intesa Sanpaolo dal consiglio di gestione.
Contestualmente, dovrebbero giungere le dimissioni dal consiglio di amministrazione di Unicredit, dove Cucchiani siede in rappresentanza di Allianz senza però ricoprire cariche operative. Un passaggio che appare obbligato dal momento che Unicredit è l’istituto primo concorrente di Intesa. In ogni caso proprio la provenienza del successore di Passera, che conosce Piazza Cordusio molto da vicino, non è certo un particolare da poco. La nomina di oggi, comunque, dovrebbe finalmente calare il sipario sull’estenuante «toto-ceo» che teneva banco dal 16 novembre, da quando cioè Passera è entrato a far parte del nuovo Governo Monti e i suoi poteri sono stati momentaneamente trasferiti al direttore generale vicario, Marco Morelli. A colui cioè che, anche in virtù del sostegno della Compagnia di Sanpaolo, ente primo azionista di Intesa al 9,72%, sembrava essere il prescelto nel caso in cui la questione del ceo si fosse chiusa con una soluzione interna. Il presidente del cds di Intesa, Giovanni Bazoli, cui spetta la decisione finale, avrebbe invece preferito optare per la soluzione esterna (probabilmente in accordo con l’amico Giuseppe Guzzetti, numero uno di Cariplo, socia di Intesa al 4,95 per cento). Cucchiani, con un background internazionale più robusto rispetto a Morelli e all’altro dg Gaetano Miccichè, sarebbe stato ritenuto più indicato a guidare la banca soprattutto in considerazione della complessa congiuntura macroeconomica, che penalizza il settore del credito più di altri. Laurea con lode all’università Bocconi e master in economia aziendale alla Stanford University, Cucchiani, oltre a essere presidente della Spa del colosso assicurativo europeo, è membro del cdg di Allianz Se, con la responsabilità dei mercati assicurativi in Europa, America Latina e Africa nonché del business Danni a livello mondiale. Numerosi gli incarcihi ricoperti ai vertici della finanza italiana. Oltre che in quello di Unicredit, il manager milanese sessantunenne siede, infatti, nel cda di Pirelli & C., senza contare che è anche membro del comitato esecutivo dell’Ania, membro di quello direttivo della Federazione Abi-Ania e consigliere della Filarmonica della Scala, soltanto per citare alcune delle principali poltrone.
Sebbene la scelta sia ricaduta su un esterno, almeno per il momento e nonostante i maligni insinuino l’opposto (soprattutto con riguardo a Morelli), i due attuali dg di Intesa non sarebbero intenzionati a uscire dlla banca. Certamente, però, la nomina di Cucchiani potrebbe creare una nuova frattura nei rapporti, già tesi, tra azionisti torinesi e milanesi. Non a caso, ieri, in serata, hanno preso a circolare voci, poi smentite, circa la volontà da parte del presidente della Compagnia di Sanpaolo, Angelo Benessia, di chiedere un rinvio sulla decisione. Ieri, intanto, in una nuova giornata di passione per Piazza Affari, le azioni Intesa hanno ceduto il 3,74% a 1,08 euro.