Il Cda di Cattolica Assicurazioni ha approvato il bilancio dei primi nove mesi del 2011, archiviati con un utile netto consolidato pari a 41 milioni di euro, gravato di 17 mln di svalutazioni su investimenti in portafoglio. Il dato fa segnare una flessione rispetto ai 61 mln dello stesso periodo dello scorso anno. Escludendo gli effetti non ricorrenti e la maggiorazione dell’aliquota Irap, si legge in una nota, l’utile netto consolidato si attesterebbe a 62 mln, sopra il dato dei 9 mesi 2010.
Il risultato netto di gruppo è pari a 39 milioni di euro, in calo rispetto ai 56 mln al 30 settembre 2010. Al netto degli effetti non ricorrenti, tuttavia, l’utile netto si attesterebbe a 53 mln.
La raccolta complessiva del lavoro diretto e indiretto è pari a 2,871 mld, il 23,4% in meno su base annua. Nel dettaglio i premi contabilizzati del lavoro diretto dei rami danni segnano una crescita del 2,1% a 1,144 mld, mentre nel comparto auto registrano una crescita del 4% a/a a 681 mln e nei rami non auto sono pressoché stabili (-0,4%). Nel segmento vita la raccolta è pari a 1,703 mld, il 34,5% in meno su base annua, in linea con l’andamento del mercato e dovuta soprattutto al calo della raccolta del canale bancario.
I primi nove mesi del 2011 confermano il positivo andamento della gestione industriale. Nei rami danni il combined ratio è pari a 96,9%, in miglioramento rispetto a fine 2010 (97,7%) e al primo semestre 2011 (97,4%) Al 30 settembre 2011 il patrimonio netto consolidato di Cattolica si attesta a 1,082 mld (1,353 mld al 31 dicembre 2010). Il margine di solvibilità del Gruppo è pari a 1,35 volte il minimo regolamentare; la diminuzione rispetto al 30 giugno 2011 è principalmente dovuta alla diminuzione di valore dei titoli di Stato italiani presenti in portafoglio.