Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

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Le assicurazioni sono in ottima salute, hanno una solvibiltà di quasi 2,7 volte il minimo chiesto dal regolatore, dispongono di 1.000 miliardi di asset da investire, hanno in mano il 10% del debito pubblico italiano e ogni anno pagano ai clienti 42 miliardi di euro di risarcimenti. «Risorse enormi, che il settore assicurativo è pronto a mettere a disposizione del Paese per sostenerne la crescita economica e dare il proprio contributo ai nuovi bisogni che emergono da trend come invecchiamento della popolazione o i cambiamenti climatici, ma attenzione a non colpirlo con interventi fiscali utili solo a fare provvista». Ha sottolinearlo ieri il presidente dell’Ania, Giovanni Liverani, aprendo Insurance Day, l’evento giunto alla 25esima edizione che inaugura l’MF Festival delle Assicurazioni e della Previdenza, organizzato da Milano Finanza in collaborazione con Accenture che vede la partecipazione dei principali top manager del settore.
«L’obbligatorietà delle polizze catastrofali è un passo importante: i cambiamenti climatici hanno aumentato il verificarsi di eventi che hanno impatti sulla crescita economica che vanno oltre ai danni alle strutture, includendo gli stock e gli sforzi di ricostruzione», ha dichiarato Rita Laura D’Ecclesia, consigliera Ivass, durante l’Insurance Day 2025 organizzato da MF-Milano Finanza in collaborazione con Accenture. L’obbligo è già scattato per le grandi e le medie aziende ed entro il primo gennaio toccherà anche alle piccole e micro realtà – escluse quelle agricole – pena il mancato accesso ad alcune agevolazioni o contributi statali. «Questo riduce l’incertezza consentendo all’economia di riprendersi più rapidamente e l’Ivass sta monitorando le assicurazioni già attive sul mercato: al 30 settembre sono 290 mila per complessivi 300 milioni di premi, per valore assicurato di circa 1.900 miliardi di euro».
La raccolta delle polizze Danni, dalla pandemia a oggi, è costantemente aumentata senza soluzione di continuità. Il divario di coperture assicurative dell’Italia rispetto ad altri Paesi europei ha quindi iniziato a ridursi e un’ulteriore accelerazione potrà arrivare grazie al contribuito di nuove tecnologie, a partire dall’intelligenza artificiale generativa. «La trasformazione è un’opportunità enorme. C’è innanzitutto un tema di trasformazione culturale da realizzare, perché gli italiani, rispetto agli omologhi di tutti i Paesi d’Europa, sono purtroppo pesantemente sottoassicurati», ha detto Andrea Pezzi, amministratore delegato e direttore generale di Poste Assicura. «Parallelamente c’è anche un discorso di trasformazione tecnologica che potrà contribuire a portare maggiore benessere alle famiglie».
Nel 2025 il settore assicurativo è l’industria che più di ogni altra sta utilizzando l’intelligenza artificiale per trasformare se stessa. La tecnologia non è più un supporto operativo, ma il motore di un cambiamento strutturale che sta ridisegnando la catena del valore, dal modo in cui si vendono le polizze fino alla gestione dei sinistri. A fotografare questa transizione è l’Indice di disruption elaborato da Accenture, che misura l’intensità del cambiamento nei diversi mercati: nel comparto assicurativo, l’indicatore è cresciuto del 22% nel 2025 rispetto all’anno precedente, dopo un più 33% nel 2024.
Il wealth management italiano cresce ma cambia profondamente, spinto dalla longevità, dal passaggio generazionale e da un nuovo modo di intendere la consulenza. All’Insurance day i principali operatori del settore hanno sottolineato come la gestione dei patrimoni stia evolvendo verso l’integrazione di investimento, protezione e pianificazione. Fabio Cubelli (Fideuram) ha evidenziato la transizione «da un’offerta di prodotto a un servizio olistico», sottolineando la necessità di formare banker e clienti per affrontare il grande ricambio generazionale che, entro il 2033, porterà al trasferimento di circa 500 miliardi di euro di ricchezza.
«Inostri agenti sono professionisti che, con il supporto delle nuove tecnologie, migliorano produttività ed efficacia», con queste parole Bruno Scaroni, ceo di Zurich Italia, ha sintetizzato lo spirito della trasformazione in atto nel settore assicurativo, protagonista dell’Insurance day organizzato dal gruppo Class Editori. L’innovazione tecnologica, ha spiegato, non sostituisce le reti di agenti ma le rafforza, rendendo più efficiente l’intera catena del valore, dalle operazioni alla gestione dei sinistri. Un cambio che procede di pari passo con l’adozione di regole sempre più stringenti come quelle introdotte dal Dora, il regolamento europeo sulla sicurezza digitale, e «rende necessario un continuo adattamento ma, al tempo stesso, rappresenta una barriera all’ingresso per nuovi operatori».
Settembre positivo per la raccolta delle banche reti italiane. Fineco archivia il mese con un afflussi netti pari a 748 milioni di euro, in crescita del 61% rispetto allo scorso anno. Dal canto suo Banca Generali ha realizzato a settembre una raccolta netta di 402 milioni (+30% annuo) portando il dato cumulato da inizio anno a 4,4 miliardi. Si tratta del secondo miglior mese di settembre nella storia della banca del Leone, che tradizionalmente risente nel periodo degli effetti dal rientro delle festività e dell’attesa per l’appuntamento con la convention annuale che catalizza l’attenzione dei banker.
Assieme a Fondazione Alllianz Umana Mente porterà dipendenti e ospiti con disabilità a bordo di Anemos II in occasione della Barcolana che si terrà a Trieste.

In caso di “danno derivante dal furto consumato da persona introdottasi in un appartamento servendosi delle impalcature installate per lavori di riattazione dello stabile condominiale è configurabile ai sensi dell’art. 2043 c.c. la responsabilità dell’imprenditore che si sia avvalso di tali impalcature per l’espletamento dei lavori, ove siano state trascurate le ordinarie norme di diligenza e non siano state adottate le cautele idonee ad impedire un uso anomalo delle suddette impalcature; è altresì configurabile la responsabilità del condominio ex art. 2051 c.c., atteso l’obbligo di vigilanza e custodia gravante sul soggetto che ha disposto il mantenimento della struttura”. Così la Cassazione civile, con ordinanza n. 25122 del 12.9.2025.
Il professionista deve informare il cliente se utilizza o no l’intelligenza artificiale nel suo studio. E se sì, garantire che la impiega soltanto come supporto all’attività, mentre resta prevalente l’attività umana, e mantiene in prima persona la piena responsabilità delle decisioni. È tenuto a spiegare all’assistito quale tipo di sistema utilizza, come funziona e per quali scopi, assicurando comunque il pieno rispetto della normativa sulla privacy. Sono gli adempimenti previsti dall’articolo 13 della legge 23/09/2025, n. 132, che entrerà in vigore venerdì 10 ottobre: Confprofessioni e Associazione nazionale forense li hanno racchiusi in un modulo informativo che il professionista può far firmare al cliente a tutela di entrambi, allegato alla lettera di incarico o al consenso informato in ambito sanitario.

Dal 1° gennaio al 15 settembre, secondo l’European Forest Fire Information System, in Italia ci sono stati circa 1.600 grandi incendi boschivi (sopra, quello di agosto sul Vesuvio), per quasi 890 kmq bruciati.
Banca Macerata e il gruppo assicurativo portoghese Gamalife rendono strutturale e strategica la partnership con la firma di due accordi che, da un lato prevedono l’ingresso della compagnia nel capitale della Banca con una significativa quota (comunque inferiore al 10%) – per effetto di un aumento di capitale – e per altro verso statuiscono una collaborazione di lungo periodo nel collocamento di polizze assicurative del ramo vita e di prodotti previdenziali.
La consultazione avviata dall’Unità di Informazione Finanziaria (Uif) sulle nuove Istruzioni per la rilevazione e la segnalazione delle operazioni sospette ha introdotto, tra l’altro, la figura del “responsabile Sos”. Si tratta di un soggetto al quale sono dedicate alcune disposizioni della parte seconda delle nuove Istruzioni, specificamente rivolte ai professionisti e agli altri destinatari degli obblighi non sottoposti alla supervisione delle autorità di vigilanza di settore. Per questi ultimi e in particolare per gli intermediari bancari e finanziari restano invece ferme le disposizioni delle predette autorità di vigilanza.