Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

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Nel 2025 gli italiani vorrebbero risparmiare, ma spesso non riescono a farlo. Anzi per arrivare a fine mese non solo sono costretti a spendere tutto quello che guadagnano, ma anche a rompere il cosiddetto porcellino. Le famiglie italiane che riescono a risparmiare sono il 41%, in contrazione rispetto al 46% del 2024, il dato più basso dal 2018. E anche le aspettative per i prossimi 12 mesi indicano una ulteriore flessione della capacità di mettere da parte dei soldi. La conseguenza è che se tre italiani su quattro sono in grado di affrontare spese di piccola entità (1.000 euro), è sempre più ridotto il numero di famiglie (36%) che può assorbire senza problemi una spesa rilevante (10 mila euro). É quanto emerge dall’indagine realizzata da Acri in collaborazione con Ipsos, in occasione della 101esima Giornata Mondiale del Risparmio. Da un lato si registra la contrazione degli acquisti sia di beni essenziali che di quelli superflui. Tengono invece le spese per auto e spostamenti, telefonia, internet, elettronica ed elettrodomestici. Dall’altro lato il portafoglio delle famiglie resta ancora fortemente ancorato alla liquidità, con il 64% degli italiani che sceglie questa opzione. La quota di risparmiatori che preferisce investire è infatti minoritaria (circa un terzo) e, quando lo fa, comunque privilegia strumenti semplici e percepiti come sicuri. Si nota un parziale ritorno all’immobiliare mentre perdono rilevanza gli investimenti Esg (14% rispetto al 20% del 2024). Il possesso di prodotti finanziari risulta stabile nel tempo e mediamente poco diversificato: si va dai libretti di risparmio (17%) ai titoli di Stato (9%), passando per le azioni (7%) e i depositi e/o obbligazioni (8%).
Il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta manda un messaggio forte alle banche sull’euro digitale, mentre la Bce si appresta a passare alla fase di implementazione del progetto. Il via libera della banca centrale arriverà con ogni probabilità domani nel consiglio direttivo che si riunirà a Firenze. Panetta ha sottolineato ieri alla Giornata del Risparmio che per le banche l’euro digitale sarà «un’opportunità strategica» poiché consentirà di «ampliare la gamma dei servizi di pagamento digitale» mantenendo per gli istituti «il rapporto diretto con la clientela» con la possibilità di operare «su scala paneuropea». Inoltre l’euro digitale «favorirà la partecipazione anche degli intermediari di minori dimensioni». Riguardo all’economia italiana, negli ultimi cinque anni ha mostrato «una notevole capacità di resistenza», secondo Panetta, che ha evidenziato la «gestione prudente delle finanze pubbliche» e «la fiducia nelle prospettive del Paese», come indicato dal calo dello spread e dal miglioramento del rating.
Mps si astiene sui compensi riconosciuti agli ex vertici di Mediobanca per l’esercizio 2024-2025. Un segnale di rottura con il passato, anche se privo di effetti trattandosi di un parere non vincolante. Questo è stato uno degli snodi dell’assemblea che ieri ha nominato il nuovo vertice targato Siena, dopo l’opas da 13,5 miliardi andata in buca a settembre. I soci hanno ufficialmente passato il timone ad Alessandro Melzi d’Eril, indicato dal Montepaschi come candidato amministratore delegato, e a Vittorio Grilli, scelto come presidente. In mattinata anche Luigi Lovaglio, ad del Monte (primo socio di Mediobanca con l’86,3%), è arrivato in Piazzetta Cuccia «per un saluto al cda», come dichiarato ai cronisti.
 La casa in Italia continua a rappresentare il pilastro della sicurezza economica delle famiglie con tre su quattro di queste (il 76%) che vivono in un’abitazione di proprietà, contro una media europea del 68,4%. Quasi la metà della ricchezza nazionale (47%) è legata al patrimonio immobiliare, a conferma di una cultura proprietaria radicata e resistente anche in un contesto di credito più selettivo e costi in aumento. I dati sono quelli dell’ultimo report del dipartimento Research & Data Intelligence di Patrigest (società del gruppo Gabetti), basato su un’indagine campionaria condotta su 1.200 residenti in Italia, di età compresa tra 25 e 74 anni. Il 71% degli italiani, secondo il report, è oggi orientato all’acquisto piuttosto che all’affitto: una domanda potenziale ben superiore alle circa 700 mila compravendite italiane.
  • SMARTPHONE PER LA POLIZZA
Quasi la metà degli assicuratori ammette che il comparto è meno avanzato rispetto ad altri settori quando di tratta di sistemi di pagamento, ma la semplicità nei pagamenti è ormai decisiva per Gen Z e Millennial nella scelta di un’assicurazione.
Oltre la metà dei clienti online preferisce acquistare polizze tramite canali mobile-first.
Il settore assicurativo italiano si trova oggi a un punto di svolta, sospeso tra la forza della
tradizione e la necessità di accelerare la transizione digitale. Solo il 28% degli assicuratori ritiene, infatti, che processi di checkout online troppo complessi abbiano un impatto negativo significativo sull’esperienza dei clienti, ma oggi i clienti non sembrano di questo avviso. A rivelarlo è la nuova indagine «Innovare le assicurazioni con i pagamenti digitali» realizzata da Adyen, piattaforma tecnologico finanziaria, in collaborazione con il consulente globale EY. Coinvolgendo mille clienti insurance e 100 professionisti del settore in tutta
Italia per indagare le nuove prospettive sui pagamenti nel mondo assicurativo.

corsera

Melissa sulla costa occidentale della Giamaica, per antonomasia l’isola dei grandi velocisti, è arrivata camminando, ieri intorno a mezzogiorno (ora locale), alla blanda velocità di 11 chilometri orari. Come se tutta la forza l’avesse concentrata nei venti che soffiavano intorno al suo placido occhio, alla stupefacente velocità di una Formula 1, circa 300 chilometri all’ora. Prima ancora di toccare terra, con le piogge in aumento e le prime raffiche, aveva ucciso almeno tre persone (altre tre a Haiti e una a Santo Domingo) e tagliato la corrente a 200 mila case. Nel suo tragitto si è fatta anticipare da un rumore sordo e crescente che ieri in tv un esperto ha paragonato «al rumore di un treno che si avvicina». Con la sua schiera di tornado al seguito e una sinistra etichetta appiccicata al corpaccione largo decine di chilometri: «uragano di categoria 5», che peggiore non ce n’è. Annunciato come «the storm of the century», più forte di Katrina che devastò New Orleans nel 2005, il secondo per pericolosità a colpire i Caraibi da quando gli uragani si misurano e si chiamano per nome.
Arriva il badge per i lavoratori dei cantieri edili, sia in appalto che in subappalto, nel pubblico come nel privato. Ma anche multe raddoppiate per le imprese senza patente a crediti, nuove assunzioni di lavoratori Inail e più tutele per gli s tudenti durante l’alternanza scuola-lavoro. Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il nuovo decreto legge «Misure urgenti per la tutela della salute e sicurezza e le politiche sociali».«Scegliamo di premiare le aziende che si dimostrano virtuose nella riduzione degli infortuni sul lavoro — spiega la premier Giorgia Meloni —, è un provvedimento di cui siamo molto orgogliosi». Il nuovo decreto si occupa anche dei lavoratori agricoli con sostegni per le aziende che rispettano le regole.
Istat ha stimato che nel 2043 gli anziani soli raggiungeranno 6,2 milioni, il 57,7 per cento dei 10,7 milioni di persone che si prevede vivranno sole. La solitudine e la povertà relazionale possono essere affrontate. «Si vive più a lungo – commenta ancora Maino – ed è una bella cosa, ma emergono nuove fragilità, che possono portare fino alla perdita dell’autonomia. Così si invecchia non necessariamente in buona salute e da soli. Ma la solitudine colpisce anche altre fasce della popolazione. Sempre più i giovani scontano una serie di fragilità, trovandosi senza legami che facilitano la loro capacità di affrontare le vulnerabilità. E questo si amplifica quando si hanno difficoltà economiche o disabilità».

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Una nave da crociera ha preso fuoco sul Nilo, in Egitto, all’altezza di Matana, villaggio 60 chilometri a sud di Luxor. A bordo della “Empress”, l’imbarcazione andata in fiamme, c’erano 80 italiani: tutti, assicura il ministero degli Esteri, sono in buone condizioni. E hanno ripreso il viaggio verso sud a bordo di altre due navi. L’incendio si è sviluppato alle 18.15 di ieri nel vano cucine, per ragioni non ancora note, e ha attaccato l’inter scafo, comprese le cabine dove erano alloggiati i connazionali, scesi al Cairo e poi lungo il Nilo attraverso il tour operator italiano Corsini viaggi e gli egiziani della Travco Tours. «I nostri clienti sono tutti in salvo», ha assicurato la compagnia Corsini. «

Dalla riforma della Protezione civile arriva una tripla indennità per incentivare il personale, a cui sarà dedicata una sezione nel contratto degli enti locali, e uno scudo contro le responsabilità penali per i sindaci, gli operatori e i volontari che seguiranno le Linee guida nazionali, fissate dal Governo. L’obiettivo della riforma è quello di fissare regole condivise per evitare la fuga dagli uffici di protezione civile, e prevenire il rischio di odissee giudiziarie a carico di chi si trova coinvolto nella gestione di calamità che producono vittime o feriti.
Si riducono le uscite pensionistiche anticipate, crescono le prestazioni assistenziali e sociali tra il 2023 e il 2024, quando la spesa per le pensioni è passata da 304 miliardi a 320 miliardi, con una crescita nominale del 5,4% trainata soprattutto dall’indicizzazione delle pensioni, per l’adeguamento alla variazione dei prezzi al consumo. Nel rendiconto sociale 2024 dell’Inps presentato questa mattina dal Consiglio di indirizzo e sorveglianza (Civ) dell’Istituto, le pensioni previdenziali complessivamente liquidate nel 2024 sono state 861.949, vale a dire 24.550 in più del 2023, ma sui livelli degli anni passati. Le prestazioni pensionistiche assistenziali liquidate nel 2024 sono state 643.750 rispetto alle 613.203 del 2023. In forte calo il numero di pensioni anticipate liquidate nel 2024 rispetto agli anni precedenti, effetto dei recenti interventi normativi: i beneficiari di Opzione donna passano dai 26.427 del 2022 ai 4.784 del 2024, quelli di Quota 103 si fermano a 1.154 assegni contro i 112.982 di Quota 100 nel 2021. Diminuiscono i trattamenti di Ape sociale (da 19,461 a 17.429) e i trattamenti a favore dei lavoratori precoci (da 11.133 a 8.645) ma aumentano quelli collegati ai lavori usuranti (da 1.856 a 2.249).
Frane, alluvioni, smottamenti: il dissesto idrogeologico è una piaga che, secondo l’Ispra, affligge oltre il 93% dei Comuni italiani, con più di 7,5 milioni di persone che vivono in aree ad alto rischio. Dalla tragedia di Firenze del 1966 al dramma dell’Emilia-Romagna nel maggio 2023, la cronaca non smette di confermare la fragilità dei nostri territori, aggravata dal cambiamento climatico. Una debolezza a cui è corrisposta nel tempo una reazione delle istituzioni che ha pagato il prezzo dell’incertezza degli investimenti e dei mutamenti nell’assetto della governance chiamata a coordinare le attività di contrasto.
 In questa fase storica per trattenere le persone la principale leva, secondo l’hr monitor di McKinsey, è la stabilità (39%), seguita da conciliazione (34%) e relazioni con i colleghi (33%). Per affrontare le sfide future, serve una strategia integrata che unisca performance management, formazione e sviluppo dei talenti. Inoltre l’esperienza dei dipendenti è fondamentale, ma resta poco valorizzata. Quasi un lavoratore su cinque si dichiara insoddisfatto del proprio datore di lavoro, ma solo il 7% ha effettivamente intenzione di andarsene. «Questo divario segnala un rischio crescente di quiet quitting, ovvero una disconnessione silenziosa dal proprio ruolo. Oggi i principali motivi che spingono i dipendenti a restare in azienda sono la sicurezza del posto di lavoro (39%), l’equilibrio tra vita privata e lavoro (34%) e le relazioni con i colleghi (33%) – dice Marafante. Nonostante questo, molte funzioni hr continuano a focalizzarsi prevalentemente su retribuzione e orari, trascurando ciò che davvero incide sulla motivazione. Per rafforzare l’engagement e la fidelizzazione nel lungo periodo, è necessario un approccio più personalizzato, basato sui dati e allineato ai bisogni reali delle persone».
La lite decisa dal Tribunale di Roma (nella sentenza 12839/2025) rappresenta, con evidenza, la complessità del condominio e riguarda un caso assai frequente. L’oggetto è il danno procurato da una bene o impianto comune che ha prodotto i suoi effetti negativi non a carico di terzi estranei ma di uno dei comproprietari. La sentenza di condanna emessa nei confronti del condominio rende solidalmente responsabili tutti i condòmini che devono considerarsi tenuti al pagamento della somma in essa liquidata, compreso il condomino danneggiato. Il principio si collega al legame che sussiste tra la comproprietà della singola parte comune e la responsabilità per il danno causato. Peraltro, va anche considerato che l’articolo 1118 Codice civile stabilisce che nessun condomino può rinunciare al proprio diritto sulle parti comuni né sottrarsi all’obbligo di contribuire alle spese per la loro conservazione.
La guida autonoma non cambierà solo il modo in cui le persone si spostano, ma anche il modo in cui sono assicurate. Ciò influisce anche sul calcolo dei prezzi delle polizze auto. La classificazione convenzionale dei veicoli, che si basa sulla frequenza storica dei sinistri, rimane rilevante, in quanto Klaus-Peter Röhler, membro del Consiglio di Amministrazione della Gruppo Allianz, sottolineato in occasione di un evento. Ma “perderà gradualmente importanza, perché daremo maggiore peso alle prestazioni di sicurezza dei sistemi di assistenza alla guida”. È già evidente che si verificano un numero significativamente inferiore di incidenti con i sistemi di assistenza alla guida e le funzioni di automazione. Secondo gli studi a disposizione di Allianz, questo può prevenire fino all’85% dei tamponamenti, dei cambi di corsia e degli incidenti agli incroci.

Secondo Oliver Willmes, responsabile di Ergo Deutschland, il settore assicurativo tedesco si trova ad affrontare grandi sfide in tutti i segmenti. “Sarà molto più difficile assicurare i rischi della vita”, ha detto il dottore in economia aziendale, che è responsabile delle attività tedesche dell’assicuratore dall’inizio dell’anno, in un’intervista a Handelsblatt. Per rendere possibile l’assicurabilità a lungo termine, l’industria ha bisogno “soprattutto di eccellenza tecnica e di una maggiore efficienza dei costi”. Inoltre, è necessaria una cooperazione ancora più forte tra assicuratori, assicurati e Stato. Il settore assicurativo sta affrontando cambiamenti sostanziali, soprattutto in Germania, ha proseguito Willmes. Gli sconvolgimenti sarebbero innescati principalmente dall’aumento delle catastrofi naturali e delle minacce informatiche, dai forti aumenti dei prezzi in diversi settori e dagli sviluppi geopolitici e tecnologici. “Rispetto agli anni precedenti, i cambiamenti ci stanno arrivando con una forza maggiore”, ha detto.