GIURISPRUDENZA

Autore: Bianca Pascotto
ASSINEWS 379 – Novembre 2025

Il concorso di colpa del trasportato per il mancato uso delle cinture di sicurezza si trasforma in colpa esclusiva se l’azione di risarcimento danni è rivolta al conducente del veicolo antagonista

L’argomento è stato affrontato più e più volte dalla giurisprudenza e sotto diversi profili, non ultimo quello che riguarda l’obbligo per il conducente di accertarsi che il proprio passeggero, posizionato sia anteriormente che posteriormente sul veicolo, abbia allacciato la cintura di sicurezza.

In caso di sinistro, ove venga accertato l’omesso uso delle cinture, l’addebito della responsabilità per i danni sostanzialmente si duplica, poiché accanto alla condotta colposa del trasportato che volontariamente non utilizza il sistema di ritenzione, si deve sommare la responsabilità del conducente che permette il trasporto sul proprio veicolo in odio alle norme della sicurezza stradale.

La giurisprudenza parla in tal caso di “cooperazione nel fatto colposo”, laddove entrambi i soggetti non solo sono consapevoli delle rispettive condotte illegittime, ma prestano reciproco consenso affinché il veicolo circoli in barba all’obbligo previsto dalla norma, partecipando congiuntamente con il proprio comportamento a quell’azione colposa (circolazione vietata) dalla quale può derivare il danno (sinistro).

La recentissima ordinanza della Corte d Cassazione1 si è pronunciata sulla responsabilità del trasportato per il mancato uso delle cinture di sicurezza, ma sotto un profilo diverso collegato alla legittimazione passiva.

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