Si è svolta lo scorso 2 ottobre presso la Camera di Commercio di Roma la 57° Giornata del credito “Banche, assicurazioni e altri intermediari per la crescita del Pase: come indirizzare la ricchezza finanziaria delle famiglie a sostegno della prosperità economica e dell’inclusione sociale”, che ha visto la partecipazione – fra gli altri – del Direttore generale della Banca d’Italia e Presidente dell’Ivass Luigi Federico Signorini.
di Francesco Sottile
L’occasione è stata buona per fare una sintesi dell’attuale regolamentazione bancaria e finanziaria nel contesto internazionale. In particolare, l’intervento di Signorini si è concentrato su 4 aspetti:
- Come attuare le riforme
Viene in primo luogo evidenziato come in un clima come quello attuale, di minore propensione alla collaborazione e al compromesso, tornano a emergere impostazioni diverse in diverse giurisdizioni. A differenza infatti delle prime riforme regolamentari nate per porre rimedio alle lacune che diedero vita alla crisi finanziaria globale del 2007-2009 che furono applicate in tempi rapidi, si evidenzia come l’ultima tranche di riforme – note come Basel III – stia incontrando più difficoltà del previsto. Nell’evidenziare come l’Unione Europea, il Regno Unito e gli Stati Uniti stiano adottando approcci non uniformi nei dettagli e nei tempi, viene ulteriormente sottolineato come la frammentazione del quadro normativo rappresenti un aspetto estremamente deficitario.
2. Come semplificare le regole
Viene poi sottolineato come l’accavallarsi degli interventi normativi abbia, in molti casi, contribuito a creare intrecci troppo complessi, con conseguenti incertezze operative, costi, e oneri eccessivi per le entità più piccole e caratterizzate da modelli operativi meno articolati. L’intero comparto concorda in quindi sulla necessità di una semplificazione delle regole nel settore finanziario. In particolare, occorre:
- Razionalizzare l’interazione fra i vari requisiti di capitale, in modo da non complicare eccessivamente la pianificazione dello stesso da parte delle banche;
- Rafforzare il principio di proporzionalità;
- Semplificare gli obblighi di segnalazione per le banche più piccole, intervenendo non tanto sulla quantità delle informazioni da trasmettere, quanto piuttosto nell’evitare duplicazioni di dati per diverse finalità.
3. Come presidiare nuovi rischi
Altro aspetto trattato è quello relativo all’innovazione, con la regolamentazione prudenziale chiamata a giocare un ruolo cruciale al fine di costruire un ambiente nel quale gli agenti dell’innovazione possano competere in sicurezza. L’obiettivo è infatti quello di aumentare sempre più la fiducia di tutti gli stakeholders a vario titolo coinvolti, fondamentale per facilitare l’innovazione tecnologica in campo finanziario. Il contesto attuale è sempre più delicato e complesso, in considerazione della crescente complessità della tecnologia, del numero crescente di criminali informatici, e del conseguente aumento del numero di incidenti informatici nel corso degli ultimi anni. Il Dott. Signorini evidenzia inoltre come sia al momento in corso il riordino della regolamentazione nazionale secondaria alla luce dele novità introdotte dal Regolamento DORA.
4. Come abbattere le barriere interne europee
Nel sottolineare quanto sia ormai concreto il rischio che l’Europa si allontani sempre di più dalla frontiera dell’innovazione, Signorini evidenzia come sia fondamentale la realizzazione di un mercato unico e integrato dei capitali. Un mercato in grado di allocare efficacemente il risparmio privato e sostenere l’innovazione, che investa non solo il settore bancario ma anche i mercati finanziari e le assicurazioni. Viene in particolar modo richiamata la necessità di una gestione delle crisi per le banche di piccole e medie dimensioni, e di una vigilanza europea rafforzata e armonizzata a livello europeo per il comparto assicurativo.
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