Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

In Italia c’è un problema di sotto-assicurazione, soprattutto da parte delle famiglie. Per colmare questo gap si devono mettere al centro i clienti rendendoli più consapevoli dei rischi di un mondo che cambia continuamente. Prioritaria è l’educazione assicurativa, laddove «i social media offrono un canale privilegiato per raggiungere un pubblico ampio e diversificato», ha sottolineato Sara Tortelli, consulente di comunicazione per la distribuzione assicurativa al Giorno della Previdenza. Quanto al ruolo dei consulenti, «devono essere diretti nel mostrare i rischi per creare consapevolezza nel cliente. Sarà poi la conoscenza tecnica dei prodotti a mostrare al cliente come da un problema si arriva a una soluzione», spiega Emanuele Sarti, ad di Leadership e Management. Nondimeno gli intermediari devono sempre «fare un’indagine oggettiva dei bisogni dei clienti», ha raccontato Alberto Cauzzi, socio fondatore e ad di Epheso. Ad esempio, suggerisce Silvia di Camillo, intermediario e risk manager linea famiglia, si potrebbero «creare dei focus group reali su una selezione di clienti per prendere spunto».

Il welfare integrativo non rientra nel tetto alla spesa del salario accessorio. La Corte dei conti è riuscita, finalmente, a dirimere la querelle interpretativa, che ha diviso per molto tempo le Sezioni regionali di controllo, alcune propense a ritenere che appunto il welfare non incontrasse le restrizioni poste al salario accessorio, e altre, invece, convinte della necessità di una lettura più restrittiva.

Dieci vittime, inondazioni in vaste aree, tre milioni di abitanti senza elettricità: danni estesi ma non la catastrofe immaginata quando Joe Biden aveva parlato di «tempesta del secolo« e il governatore della Florida, Ron DeSantis, aveva disegnato scenari da incubo. Il timore di un altro uragano disastroso come quello di due settimane fa, Helene (230 morti e ancora decine di dispersi), o addirittura peggiore, si è dissolto nella notte quando Milton ha raggiunto la costa occidentale della Florida più a Sud del previsto (salva la principale metropoli dell’area, Tampa) con una potenza ridotta: venti da oltre 250 chilometri all’ora della categoria 5 raggiunta sul Golfo del Messico scesi a categoria e 3 e poi 2, appena toccata la costa ( con venti a 160 chilometri all’ora). Milton ha provocato inondazioni ma le prime vittime sono state causate non dall’uragano in sé ma da un fenomeno a esso collegato: decine di tornado (ne sono stati censiti 48) generati da sbalzi delle temperature all’interno dell’uragano e dal calore emanato dal mare (l’acqua del Golfo del Messico ha raggiunto i 31 gradi). Questi «twister» di ampiezza limitata e di breve durata, ma molto potenti e veloci, si sono abbattuti sulla costa ancora prima dell’uragano provocando devastazioni spaventose in aree molto circoscritte: uno di questi tornado ha investito la Spanish Lake Community, una comunità per anziani di Fort Pierce, distruggendo 125 case e uccidendo quattro residenti.
Le denunce d’infortunio presentate all’Inail nei primi otto mesi del 2024 sono state 386.554 (+0,9% su anno), con l’aumento più rilevante per gli incidenti avvenuti in itinere. L’istruzione è il settore con l’incremento maggiore (+47,6%). Le morti sul lavoro state 680, con 23 vittime in più rispetto al 2023.
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