Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

Lo scioglimento della partnership bancassicurativa tra Cnp e Unicredit era nell’aria da tempo. L’annuncio ufficiale è arrivato nei giorni scorsi con l’istituto guidato da Andrea Orcel che ricomprerà il 51% di Cnp UniCredit Vita detenuta oggi da Cnp Assurances per gestire completamente in casa l’attività assicurata vita e aumentare efficienza e margini. Per mettere fine al matrimonio con Cnp, la partita per Unicredit, che ricomprerà anche il 50% di UniCredit Allianz Vita in mano ad Allianz, vale circa 1 miliardo di euro mentre per il gruppo partecipato da Banque Postale, le poste francesi, pesa circa 14 miliardi di euro riserve. Cnp però non ha nessuna intenzione di allentare la sua presa sull’Italia, dice Marco Passafiume Alfieri, l’amministratore delegato di Cnp Vita Assicura, che a MF-Milano Finanza, racconta di un interesse crescente verso nuove operazioni di m&a in Italia, non solo nel ramo Vita ma anche in quello danni.
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Anche quest’anno i tempi per le richieste di andare in pensione saranno ristretti, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha emanato la circolare n° 0150796, che delinea l’avvio delle procedure per le cessazioni dal servizio del personale scolastico per il prossimo anno scolastico. Le date chiave per la presentazione delle domande sono il 28 febbraio 2025 per i dirigenti scolastici e il 21 ottobre 2024 per docenti e Ata, che avranno circa un mese di tempo per chiedere la cessazione dal servizio o la permanenza. La circolare prevede l’utilizzo del sistema POLIS – Istanze online per la presentazione delle domande, per il personale all’estero e delle province autonome, è possibile presentare l’istanza in formato analogico o digitale.
Per l’opa su Intermonte «abbiamo già avuto adesioni irrevocabili per il 69%, oltre due terzi del capitale»: lo ha spiegato Gian Maria Mossa, amministratore delegato di Banca Generali, aggiungendo che «siamo molto fiduciosi che, posto l’iter regolamentare, l’opa volontaria avrà successo». Mossa ha ricordato che l’iter prevede il deposito del prospetto e un periodo fino a metà dicembre per avere il via libera formale della Consob e della Banca d’Italia. «Dopodiché procederemo, da gennaio dell’anno prossimo, con la messa a terra di tutti i servizi in due ambiti: Global markets, per la parte di trading e di strutturazione dei prodotti e derivati per la protezione dei nostri clienti, e Capital markets per aiutare le imprese ad avvicinarsi al mercato dei capitali. Il delisting sarà verosimilmente nel 2025, più nella seconda parte che nella prima».

L’imprenditore Arrigo Cipriani si schiera a fianco dei tanti veneziani che da anni chiedono alle istituzioni di mettere un limite al traffico acqueo fuori controllo. Il figlio di Giuseppe, fondatore dei celebri Harry’s Bar a San Marco e Harry’s Dolci in Giudecca, lo fa passando dalle parole ai fatti attraverso un’azione giudiziaria che potrebbe creare un precedente. Nei giorni scorsi il legale Daniele Vianello ha infatti depositato in Procura una querela contro il Comune di Venezia e la Capitaneria di Porto «in quanto enti deputati al controllo della velocità di tutti i natanti sui canali interni alla Laguna».

La spesa farmaceutica corre e le Regioni manifestano la loro preoccupazione all’Aifa e ai ministeri alla Salute e alle Finanze. Nei primi due mesi del 2024, ha certificato l’agenzia italiana del farmaco, sono stati spesi quasi 4,1 miliardi di euro per acquistare le medicine. L’anno scorso la cifra era di 610 milioni più bassa, cioè è cresciuta addirittura del 17,5%. Se si va avanti così, e non ci sono segnali di inversione di tendenza. Quest’anno per i farmaci si spenderanno oltre 3,5 miliardi e mezzo più del 2023 (che già aveva segnato una crescita). In questo periodo si discute di manovra. Il fondo sanitario nazionale, che per quest’anno vale 134 miliardi sulla base dell’aumento di un miliardo deciso l’anno scorso dal governo, dovrebbe essere incrementato in Finanziaria.
In realtà si tratta di una “falsa” partenza, perché al momento le oltre 800-900mila imprese coinvolte, tutte quelle che lavorano all’interno dei cantieri e non solo quelle classificate come edili (sono escluse le attività intellettuali di geometri, architetti o ingegneri) devono inviare un’autocertificazione con cui assicurano di avere i requisiti necessari, con l’obbligo però di fare la domanda vera e propria per la patente entro il 31 ottobre. Fino ad allora si potrà lavorare, poi scatterà il riconoscimento dei 30 punti iniziali, che dagennaio potranno salire fino a 100, per esempio, a seconda dell’anzianità di iscrizione alla Camera di commercio o degli investimenti in sicurezza. I crediti potranno poi essere decurtati nel caso di irregolarità e di infortuni nei cantieri (20 nel caso di morte o 15 per inabilità permanente), con la possibilità anche di sospendere la patente in via cautelare. Al di sotto dei 15 crediti l’impresa non può più operare nei cantieri pubblici e privati, salvo completare i lavori effettuati se questi superano il 30% del valore del contratto.

 
 