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Il Futuro dei Brokers Assicurativi Italiani

Ian McEwan scrive nel suo ucronico Macchine come noi che “l’intelligenza artificiale è una sfida per l’umanità, ma anche una promessa”.

In questo romanzo (davvero unico nel suo genere) c’è un ragazzo di nome Charlie che acquista Adam, uno dei primi esseri umani artificiali creato in un futuro alternativo in cui i Beatles si sono finalmente riuniti e Alan Turing è vivo e vegeto: cosa significa essere umani? Cosa ci differenzia dalle macchine? Come cambia il nostro modo di amare, di pensare, di vivere, se condividiamo il mondo con loro? Il sogno dell’Intelligenza Artificiale – il sogno di Turing! – è anzitutto una sfida: farla progredire rapidamente in modo intelligente ed etico; ma anche una promessa: una terra inesplorata, un nuovo mondo in cui gli esseri umani vengono aiutati (potenziati?) in tutte le questioni possibili immaginabili.

Così come esiste un mondo prima e dopo Turing, possiamo dirci che esiste un modo di pen- Informazione aziendale sare il mondo – il nostro, piccolo, frettoloso e interconnesso – prima e dopo l’avvento di ChatGPT: il web non è più un’immensa biblioteca virtuale da sfogliare, ma è diventato una sorta di oracolo moderno.

Le informazioni non si cercano più, si ricevono. Pochi secondi e sappiamo quanti bambini sono nati nel 2022 in Italia: circa 393 mila (un dato davvero scoraggiante, dice Bing).

E quanti maschi, in particolare? Dalle sue stime (spiegate per filo e per segno, come se a parlare fosse un professore di statistica dell’università particolarmente bizzarro) circa 201 mila. Quante ore (giorni?) ci mettevamo prima per ottenere queste informazioni? Oggi, due semplici click. Immaginiamo di dover tornare a scuola.

Il professore di scienze è particolarmente irritato dal comportamento della classe e ci assegna per l’indomani una ricerca sulle caratteristiche principali del tasso del miele (un animale ferocissimo per altro, quasi come il professore di scienze del liceo).

Un tempo avremmo passato un pomeriggio decisamente difficile, ma oggi no: apriamo il pc, giriamo la richiesta (paro paro) alla nostra chat e, tempo di stappare le birre, il saggio sul tasso del miele è pronto da consegnare. Parliamo di immagini.

A chi non è mai capitato di discutere col proprio grafico perché non riusciva ad interpretare correttamente (secondo noi, ovviamente!) il mood di una particolare idea o situazione? Oggi, se voglio inserire nel mio articolo l’immagine di ‘un’ isola futuristica al tramonto di settembre’ l’IA ci mette 4 minuti ad accontentarmi – in realtà pochi secondi, ma io sono una cliente esigente e gliel’ho fatta rifare tre volte.

Morite dalla voglia di scoprire come si carica una Polizza su IAssicur? Bene, non c’è (quasi) più bisogno di disturbare l’assistenza di Diagramma per scoprirlo. Provare per credere, chiedete a Bing (inserirà anche i link corretti e cercherà di spiegarvi tecnicamente come fare ad usare il Crea Emissione step by step!):

“IAssicur City ti permette di gestire il tuo portafoglio di polizze in modo semplice e veloce, grazie alla funzione Crea Emissione. La funzione Crea Emissione ti consente di caricare i dati di qualsiasi tipo di polizza in una sola pagina, personalizzando le impostazioni in base alle tue esigenze. Puoi scegliere se la polizza è in coassicurazione, se ha il dettaglio dei capitali o delle garanzie, se ha la consulenza, se è a regolazione o se vuoi creare il titolo di incasso. Inoltre, IAssicur City ti aiuta a compilare i campi necessari, suggerendoti i valori calcolati o predefiniti.”

Comprensione, elaborazione e produzione (vi suona familiare?): se legge qualcosa un paio di volte, l’IA attuale la capisce, la elabora e – al pari di uno studente brillante – può farci quello che vuole. A differenza dello studente brillante, però, non la dimentica mai e questo procedimento lo può reiterare infinite volte su altrettanti argomenti.

Organizzare viaggi, scrivere codice, risolvere problemi complessi, conversare, tradurre simultaneamente in altre lingue, comporre poesie, canzoni, testi e – perché no? – parlarci delle funzioni di IAssicur City, sono solo alcuni dei super poteri della ‘nuova’ IA.

Considerando che non siamo nel passato ucronico di McEwan e che sfortunatamente Alan Turing ha deciso di salutarci mangiando una mela al cianuro nel 1954, non ci è andata troppo male. Non abbiamo ancora degli Adam in ‘carne e ossa’, certo, ma non possiamo negare che le nostre IA attuali ci rendano la vita – se non migliore – molto più facile e veloce.

Ovviamente sono tanti i dubbi ancora aperti e le implicazioni di un futuro ibrido, ma una cosa è certa: il mondo che abbiamo imparato a conoscere sta già cambiando o quantomeno è cambiato il modo in cui dobbiamo guardare al mondo. In ogni caso, sono sicura che sarà una grande avventura e che la promessa dell’intelligenza artificiale non verrà infranta.

Ah, dimenticavo, se non conoscete ancora il significato di ‘ucronico’, chiedetelo a Bing.

marta.rossi@diagramma.it
www.diagramma.it