A prescindere da qualsiasi considerazione di carattere generale tra detrattori e fautori, chi è deputato a risarcire i danni causati da eventi atmosferici è consapevole che un cambiamento climatico, è in atto sia per il numero sia per la frequenza sia per l’intensità degli eventi atmosferici avversi.

Lo dimostrano gli episodi straordinari accaduti nei mesi scorsi, come la grave alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna a metà maggio e gli intensi fenomeni atmosferici che a fine luglio hanno colpito da est ad ovest tutto il nord Italia con violente grandinate e fortissimi venti che hanno danneggiato case e apparati produttivi.

Situazioni mai viste in passato che hanno messo in evidenza la fragilità del nostro territorio capace di provocare danni tanto ai cittadini quanto alle aziende, di piccole o di grandi dimensioni, che sono il motore economico del nostro paese. La situazione che abbiamo dovuto affrontare in Italia non può purtroppo considerarsi un caso episodico.

In prospettiva futura dobbiamo, anzi, prepararci a dover convivere nei prossimi anni, sempre con maggiore frequenza, con questi eventi straordinari, come sostengono i climatologi. E’ quanto mai necessaria, pertanto, una profonda e strutturata valutazione delle attuali condizioni e dei limiti che caratterizzano l’intero sistema assicurativo per poter affrontare in futuro concomitanze eccezionali, come quelle che si sono verificate quest’anno.

Calamità Naturali che hanno soprattutto messo in evidenza, ancora una volta, quanto sia fondamentale avere una copertura assicurativa che tuteli l’assicurato contro per questi eventi. Ritorna quanto mai di attualità l’antica copertura contro la gradine che per secoli ha protetto le campagne e l’economia di un paese essenzialmente rurale. Ma non basta sottoscrivere una polizza. E’ necessario avere la lungimiranza e l’attenzione per acquistare tutte le garanzie necessarie per avere un pieno controllo della situazione e non soccombere in caso di eventi avversi.

Chi era assicurato per l’alluvione o per gli eventi atmosferici, ad esempio, ha avuto la possibilità di rivolgersi al proprio assicuratore per chiedere l’indennizzo dei danni. Ma chi non era assicurato, oppure non aveva acquistato tutte le garanzie necessarie (come molto spesso accade) rischia di pagare un conto salatissimo tanto da non poter più riprendere, in alcuni casi, la produzione.

Perché non esiste alcuna norma in Italia, nemmeno di tenore costituzionale, che obblighi lo Stato e le istituzioni pubbliche ad intervenire economicamente per ripristinare i danni oppure per partecipare alla ricostruzione, nemmeno nel caso di drammatiche scosse telluriche. In molte occasioni le istituzioni pubbliche sono intervenuti con rimborsi e risarcimenti se non attraverso la fiscalità e coperture statali per accedere ai mutui ma sono state tutte scelte di opportunità politica non dettate da alcun principio giuridico. Proprio per questo acquistano ancor maggior importanza alcune garanzie assicurative offerte da polizze specializzate. Contratti assicurativi che, oltre a prevedere il risarcimento dei danni causati dagli eventi atmosferici, hanno anche iniziato ad accompagnare il cambiamento climatico offrendo agli assicurati strumenti adeguati al passo con l’evoluzione tecnologica.

Si parlerà ampiamente di questo tema nel panel – moderato da Mario Riccardo Oliviero – che chiuderà la mattina della seconda giornata della V edizione del Milano Festival delle Assicurazioni, l’11 ottobre.

Tra i numerosi relatori: Daniela D’Andrea, Country Manager Italia, Swiss RE, Giuseppe Degradi, Consigliere, AIPAI (Associazione Italiana Periti Assicurativi Incendio e Rischi Diversi), Dario Focarelli, Direttore Generale, ANIA, Roberto Bruno Mario Giarola, Direttore dell’Ufficio per il Coordinamento dell’attività giuridica, legislativa e del contenzioso, Protezione Civile Italiana, Maria Luisa Parmigiani, Responsabile Sostenibilità, Gruppo Unipol, Angela Rebecchi, General Manager, QBE Italia, Jacopo Schettini Gherardini, Direttore Ufficio Ricerca, Standard Ethics, Gianantonio Villani, Responsabile Strategic Planning, Allianz S.p.A.