Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

La Fondazione Enpam, ovvero l’ente di previdenza dei medici, ha costruito una posizione nel capitale della merchant bank che corrisponde all’1,2%. Secondo indiscrezioni, anche altre casse previdenziali potrebbero aver rastrellato titoli di Piazzetta Cuccia, visti i volumi scambiati sul titolo della merchant bank in costante aumento da inizio settembre. A quanto risulta però non Cassa Forense, l’ente previdenziale degli avvocati e Inarcassa (architetti). Gli occhi del mercato sono invece tutti puntati su Enasarco, la grande cassa che eroga le pensioni agli agenti di commercio.
Nel 2022 il mercato dei pagamenti mondiale è cresciuto a due cifre per il secondo anno di fila. È quanto emerge dal McKinsey Global Payments Report. Ancora una volta le transazioni elettroniche l’hanno fatta da padrone: negli ultimi cinque anni i ricavi generati da queste operazioni sono aumentati a un tasso quasi tre volte più alto di quello dell’intero settore dei pagamenti (17% contro 6%). Il contante invece continua a soffrire. Quanto ai settori, quasi la metà della crescita è legata ai ricavi generati dagli interessi. Finisce così il regno delle commissioni, che per anni hanno rappresentato il principale motore per il settore. Nel futuro, invece, maggiori entrate saranno stimolate dalle innovazioni nei pagamenti istantanei e dall’aumento dei portafoi digitali, che nei prossimi cinque anni dovrebbero garantire un incremento dei ricavi del 6-8%.
È un mercato giovane quello delle terapie digitali, ma che già vale a livello globale 6,5 miliardi di dollari (valore 2022). Con un CAGR stimato del 31,5% per i prossimi 10 anni, attira crescente attenzione da parte dei venture capitalist di tutto il mondo. Anche l’Italia comincia a dire la sua, con le prime terapie sul mercato, nonostante l’handicap dell’assenza di un quadro normativo definito. Il primo DTx Monitoring Report, realizzato da Indicon SB con l’Università di Milano, stima una dotazione potenziale complessiva di oltre 32,150 miliardi di euro a favore della digitalizzazione della sanità, mettendo assieme la componente pubblica e quella privata.
Si stima che solo per il mondo delle imprese la spesa in cyber security raggiungerà i 186 miliardi di dollari nel 2023, mentre i costi globali dei danni da ransomware potrebbero raggiungere 265 miliardi di dollari entro il 2031. C’è un altro elemento importante da tenere in considerazione: gli attacchi informatici non sono più un’esclusiva delle grandi aziende. È per questo che Confindustria e Generali, insieme all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), hanno firmato un protocollo d’intesa triennale, per promuovere valorizzare e diffondere tra le PMI una maggiore consapevolezza dei rischi cyber. Secondo il Cyber Index Pmi 2023, il 45% delle pmi intervistate riconosce il rischio cyber, ma solo il 14% ha un approccio strategico in materia e la capacità di valutare il rischio cyber e di mitigarlo; il 55% e poco consapevole di cui un 20% a livello “principiante”. Il rapporto non registra rilevanti differenze territoriali, mentre il livello di maturità delle imprese è correlato con la dimensione aziendale: da un valore medio di 43 per le microimprese, a uno di 53 per le piccole e fino a 61 per le medie.

L’Azienda sanitaria locale non è responsabile delle violazioni della privacy commesse nell’attuazione di progetti decisi dalla Regione, anche se realizzate usando le banche dati dell’Asl. In questi casi l’Asl non è titolare del trattamento. È quanto deciso dal tribunale di Pordenone, con sentenza del 13/10/2023, nella causa n. 228/2023, che ha annullato il provvedimento del Garante della privacy n. 415 del 15/12/2022 e ha azzerato la sanzione di 55 mila euro, ingiunta all’Azienda sanitaria Friuli Occidentale (Asfo).
L’Eppi, l’Ente di previdenza dei periti industriali, incassa tre approvazioni ministeriali che valgono 86,8 milioni di euro, destinati all’adeguatezza delle future pensioni dei professionisti iscritti. Salgono così a 320 milioni le risorse riversate dall’Ente sui montanti contributivi dal 2014 ad oggi. Un’ulteriore buona notizia per i periti industriali e la loro previdenza viene dai dati reddituali recentemente presentanti dal 93% degli iscritti all’Eppi, che descrivono una professione sana e profittevole: nel 2022, infatti, in termini assoluti, il libero professionista perito industriale ha dichiarato all’Ente di aver aumentato in media il proprio reddito del 23,2% rispetto al 2021.
I neopensionati del 2023 hanno qualcosa da invidiare ai loro predecessori. Precisamente due mensilità all’anno. Dall’analisi che Fnp Cisl Bergamo ha compiuto sui dati Inps 2023 emerge che gli assegni che l’ente previdenziale stacca verso i 60enni che sono andati in pensione quest’anno pesano mediamente 217 euro in meno ogni mese rispetto alla prestazione del 2018, oltre 2.800 euro in meno all’anno.
Hanno siglato un accordo per supportare le imprese italiane negli investimenti finalizzati a ridurre l’impatto ambientale.

Oltre 3.000 studenti delle scuole italiane hanno partecipato alle iniziative del Forum Ania-Consumatori per la “Giornata della Educazione Assicurativa”. Si è tenuto anche un webinar rivolto agli adulti: sono intervenuti esperti Ania e rappresentanti delle associazioni dei consumatori per analizzare le implicazioni del rischio di non autosufficienza.

 
 