In concomitanza con la fase finale di negoziazione della legge europea sull’intelligenza artificiale, che coinvolge la Commissione europea, il Consiglio e il Parlamento, Insurance Europe riassume in tre messaggi chiave la sua posizione sulla futura normativa.

In relazione alla definizione di sistema di IA, il settore assicurativo europeo propone una definizione strettamente allineata al lavoro delle organizzazioni internazionali, in particolare a quello dell’OCSE. “Ciò garantirà maggiore certezza e coerenza”, afferma la federazione.

D’altro canto, sostiene che le assicurazioni dovrebbero essere escluse dall’elenco dei sistemi di IA ad alto rischio di cui all’Allegato III, sebbene sia importante che l’eventuale inclusione delle assicurazioni sulla vita e sulla salute si concentri sulla risoluzione delle potenziali preoccupazioni legate agli usi specifici dell’IA. Tuttavia, i prodotti di investimento basati sulle assicurazioni (IBIP) non dovrebbero essere inclusi nella categoria delle assicurazioni sulla vita.

Infine, per quanto riguarda la valutazione del livello di rischio posto dai sistemi di IA ad alto rischio, il settore accoglie con favore l’inclusione nell’articolo 6 del testo del Parlamento della possibilità per i fornitori che rientrano in una o più delle aree critiche e dei casi d’uso menzionati nell’allegato III di essere esentati dal richiedere un’esenzione dai requisiti del titolo III, capo 2, se sono in grado di dimostrare alla propria autorità nazionale di vigilanza che il loro sistema di IA non presenta un rischio significativo.