di Valeria Santoro
A settembre è proseguita la corsa dei prestiti a famiglie e imprese che, per il secondo mese consecutivo, registra un aumento superiore al 4% nonostante l’aumento dei tassi dopo i due rialzi effettuati dalla Bce. Il tasso di interesse sui mutui, come riporta MF-Dowjones, registra un lieve aumento portandosi sui livelli massimi dal giugno 2016, quando erano pari al 2,2%. Continua a rallentare la marcia dei depositi, mentre resta sotto controllo il volume delle nuove sofferenze che ad agosto segna solo un lieve aumento rispetto a luglio.

E’ la fotografia che emerge dal rapporto mensile dell’Abi, nel quale si precisa che i prestiti a imprese e famiglie sono aumentati del 4,2% rispetto a un anno fa. Ad agosto i prestiti alle imprese evidenziano un aumento del 4,8% su base annua. L’aumento è del 4,1% per i prestiti alle famiglie. Il totale dei prestiti raggiuge a settembre i 1.755,2 mld, in crescita del 3,3% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.

Rallenta la corsa dei depositi che a settembre aumentano di 38 miliardi di euro rispetto a un anno prima portandosi sui 1.836,3 mld, in progresso del 2,1% su base annua. La raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è scesa, negli ultimi 12 mesi, di circa 11 miliardi di euro in valore assoluto, pari a -5,1%. La raccolta complessiva è cresciuta dell’1,3% su base portandosi sui 2.038,3 miliardi di euro.

Nonostante l’aumento tra giugno e settembre di 125 punti base dei tassi Bce, restano bassi i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento.

Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è il 2,17% (2,07% il mese precedente, 5,72% a fine 2007), sul livello del giugno 2016, quando era pari al 2,2%. Il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,49% (2,32%), mentre quello sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese e’ pari all’1,86% (1,45%). Ad agosto le sofferenze nette sono state pari a 16,3 miliardi, mentre il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è pari allo 0,92% ad agosto 2022 (0,96% ad agosto 2021, 1,4% ad agosto 2020 e 4,89% a novembre 2015). (riproduzione riservata)
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