I vertici di Swiss Re prevedono una forte crescita della domanda di protezione riassicurativa in scia all’attuale contesto inflazionistico.

Secondo quanto riferisce Reinsurance News, il gruppo riassicurativo elvetico ha tenuto un briefing in vista del Reinsurance Meeting di Baden-Baden (23 – 26 ottobre), appuntamento chiave per i protagonisti del settore riassicurativo a un paio di mesi dalla stagione dei rinnovi del 1° gennaio 2023.

“Stiamo assistendo a un significativo aumento della domanda di protezione dai rischi in tutti i segmenti di business e in tutte le regioni, in questo periodo di grande incertezza”, ha detto Frank Reichelt, responsabile dell’area Northern, Central & Eastern Europe.

Contestualmente, Swiss Re osserva che in alcune aree di business, in particolare le catastrofi naturali, la capacità di riassicurazione si sta effettivamente riducendo poiché i provider stanno riducendo la loro esposizione, con più che probabile impatto sui prezzi.

Reichelt ha poi spiegato che “gli assicuratori possono mitigare i rischi connessi alla crisi economica e supportare i propri clienti nella gestione del capitale, rivalutando i rischi assicurativi per tenere conto dell’aumento del costo dei sinistri, della riallocazione degli asset in portafoglio e delle coperture contro l’inflazione”.

In un contesto globale sempre più rischioso, secondo Reichelt il ruolo tradizionale della riassicurazione come supporto finanziario per il settore, probabilmente acquisirà di ulteriore importanza. Sarebbe fondamentale che “assicuratori e riassicuratori condividessero il rischio. Poiché i rischi aumentano con la crescita dell’inflazione, dobbiamo anche garantire che i maggiori rischi siano condivisi tra assicuratori e riassicuratori e ciò è possibile attraverso varie forme di riassicurazione”.

Quindi, la struttura delle coperture riassicurative deve evolversi con l’inflazione e le compagnie di assicurazioni sostiene Reichelt “dovranno trattenere maggiori percentuali di rischio”.