ACRI-IPSOS
Dopo la ventata di ottimismo del 2021, con la guerra in Ucraina e la spirale inflazionistica gli italiani sono stati investiti da un’ondata di forte sfiducia: mentre lo scorso anno il 50% era ottimista, n el 2022 la quota è scesa al 26%. È quanto emerge dal rapporto Acri-Ipsos realizzato in vista della 98° Giornata del risparmio. Con l’aumento del costo della vita sono raddoppiate dal 18 al 35% le famiglie che stanno affrontando o affronteranno una crisi grave o moderata nella capacità di risparmiare, mentre sono scese dal 35 al 23% quelle in risalita o con un trend positivo di risparmio.

Le famiglie che lo scorso anno erano in una posizione intermedia stanno scivolando verso una situazione di difficoltà o di rischio.

La difficoltà di accumulare risparmi, l’aumento dei prezzi e la perdita di valore del denaro inducono a una crescente propensione verso la liquidità come forma di protezione verso l’imprevisto. Spendere il denaro a disposizione o tenerlo sul conto corrente è la soluzione verso cui propende il 63% degli italiani contro il 61% dello scorso anno: un dato che si mantiene costante dal 2001.
Fonte: