Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

Pensione fa sempre più rima con inflazione. Tra le diverse misure contenute nel decreto Aiuti bis si prevede un importante intervento in ambito previdenziale con l’anticipo della rivalutazione delle pensioni all’ultimo trimestre 2022 proprio per contrastare gli effetti negativi dell’inflazione per l’anno in corso e sostenere il potere di acquisto delle prestazioni pensionistiche. Si introduce in primo luogo l’anticipo dal 1° gennaio 2023 al 1° novembre prossimo della decorrenza del conguaglio concernente il calcolo della perequazione (che è il meccanismo di recupero del potere d’acquisto delle pensioni) relativa al 2021, conguaglio, pari a due decimi di punto percentuale, rispetto alla perequazione già riconosciuta dal 1° gennaio 2022 e che comprende il ricalcolo, in via retroattiva, dei ratei di pensione decorrenti dalla stessa data.
Il processo di introduzione della sostenibilità nella finanza si è concretizzato nel marzo del 2021 con l’entrata in vigore degli obblighi informativi a carico degli emittenti, previsti dal Regolamento Ue 2019/2088 (Sfdr), volti a illustrare nei documenti di offerta l’approccio di investimento di ciascun fondo rispetto agli impatti ambientali, sociali e di governance (fattori Esg).
Lunedì 10 ottobre Alleanza Assicurazioni tornerà a riunire agenti e manager a Genova, città dove la compagnia del gruppo Generali è stata fondata 124 anni fa, nel1898. Una convention che, dopo tre anni di stop imposti dalla pandemia, sarà finalmente in presenza con una platea di 700 persone e 11 mila collaboratori collegati via streaming, ai quali il ceo della compagnia del gruppo Generali, Davide Passero, dovrà indicare la rotta in acque agitate, tra borse in rosso, inflazione e ripresa repentina dei tassi d’interesse.
Ci sono molti indici che segnalano l’anomalia dell’attuale scenario economico, finanziario e geopolitico. Un allarme in particolare sulla vulnerabilità del settore finanziario europeo è stato lanciato dall’Autorità europea per i rischi sistemici (Esrb secondo l’acronimo inglese), presieduta dalla presidente Bce Christine Lagarde. Si tratta di un segnale di rilievo perché è la prima volta dalla nascita dell’Esrb nel 2011 che viene indicato un warning sulla stabilità dell’intera Europa. Non era accaduto neppure durante la pandemia. Finora l’autorità si era limitata a segnalazioni relative a singoli mercati in specifici Paesi.
Si è chiuso un trimestre caldo in tutti i sensi. Non solo per il clima, ma per il ritmo record con cui le banche centrali hanno alzato i tassi, cercando di calmierare l’inflazione. Un processo doloroso che può portare una recessione in Europa, figlia della guerra in Ucraina che ha fatto impennare i prezzi di gas e petrolio. E in questo contesto già difficile l’Italia a luglio ha perso il suo miglior scudo anti-spread: Mario Draghi. Tre mesi difficili che avranno lasciato il segno nei bilanci del terzo trimestre delle blue chip di Piazza Affari che verranno pubblicati a partire dal 26 ottobre, con Unicredit che aprirà le danze.
Le motivazioni della sentenza di appello che ha assolto Mussari, Vigni e le banche estere riscrivono la storia recente della banca senese
I tassi sui prestiti lievitano sulla scia dell’aumento del costo del denaro della Bce. Per la prima volta dopo 11 anni a luglio la Banca centrale europea ha aumentato il costo del denaro. Il rialzo è stato dello 0,5%, seguito poi da un altro aumento dello 0,75% a settembre, il più alto mai realizzato. La motivazione alla base di queste decisioni è l’aumento dell’inflazione che a settembre nell’area dell’euro ha toccato il 10%, nuovo record da quando esiste l’euro. In Italia per ritrovare tassi di inflazione su questi livelli bisogna tornare indietro a metà anni 80.
  • Reinvesto Evergreen una scelta bilanciata
La polizza di Alleanza è dedicata al reinvestimento del capitale e punta su un mix di gestione separata e fondi interni

Sì al danno da bocciatura ingiusta. Scatta il danno – patrimoniale e non – in favore dell’alunno respinto all’esame di riparazione per il conflitto insorto durante l’anno con il prof. Lo studente, intanto, è divenuto un professionista dopo la laurea a pieni voti e l’esame di abilitazione: il Miur, condannato in solido con il liceo, deve dunque risarcire il lucro cessante perché l’ingresso nel mondo del lavoro risulta posticipato di un anno. Senza dimenticare la frustrazione per la bocciatura ingiusta. È quanto emerge dalla sentenza 834/2022 pubblicata dalla prima sezione del Tar Liguria.

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  • Istat: si spende di più, ma scendono i consumi
Spendere il 4,3% in più per comprare il 2,1% in meno. L’Istat fotografa l’amara beffa che ha preso forma in Italia questo agosto rispetto all’agosto di un anno fa. Colpisce che le famiglie acquistino meno beni alimentari, tagliando energicamente quelli non necessari. Colpisce che tante persone facciano tappa nei discount per comprare prodotti non di marca, pur di risparmiare. D’altra parte, l’inflazione che attanaglia il Paese e il caro energia – ormai alle viste non permettono altre vie d’uscita.
  • Mps, aumento sul filo i partner chiedono di più dieci giorni per decidere
L’aumento di capitale da 2,5 miliardi del Monte dei Paschi di Siena corre sul filo del rasoio. Per partire lunedì 17 ottobre, poche ora prima dell’incarico al nuovo governo, la banca deve incassare l’ok al consorzio di garanzia da parte delle banche collocatrici (Mediobanca, Bofa, Credit Suisse, Citi) per i 900 milioni da andare a cercare sul mercato (il Mef ha garantito la sottoscrizione della sua quota da 1,6 miliardi). In un momento molto difficile per i mercati finanziari, con una guerra in corso, l’inflazione galoppante, tassi di interesse in aumento (peraltro un vantaggio per i bilanci delle banche).
  • Unipol accelera sulla sanità. Nel mirino della compagnia i poliambilatori Santagostino
Per accelerare sul piano industriale “Beyond Insurance” Unipol mette nel mirino i poliambulatori specialistici del Centro Medico Santagostino, un’acquisizione da oltre 150 mln di euro

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  • Il «tratto maledetto»: 16 decessi in dieci mesi
Sono 16, dall’inizio dell’anno, i morti sull’autostrada A4, che collega Venezia e Trieste e che da anni attende l’ampliamento da due a tre corsie su un lungo tratto. Quello che arriva al confine fra Veneto e Friuli Venezia Giulia è già stato ribattezzato «il tratto maledetto»: l’imbuto che si crea al momento del restringimento causa spesso tamponamenti e incidenti, anche con esito mortale. La terza corsia è invocata da istituzioni, imprese e cittadini: non solo per completare e rendere più fluido un corridoio strategico fra l’Italia e l’Europa dell’Est, ma per una questione di sicurezza diventata sempre più urgente. In sette mesi e mezzo, 9 vittime sono state registrate sul tratto a tre corsie, 3 su strade afferenti l’autostrada, 4 sul tragitto a due corsie, il «tratto maledetto». Un tributo troppo alto. L’incidente di ieri si è verificato sul tratto veneziano che già dal 2014 ha ottenuto l’allargamento alla terza corsia, 500 metri prima del tappo creato dal restringimento. È lì che i veicoli, per immettersi correttamente, hanno rallentato intasando l’autostrada. Da San Donà di Piave a Portogruaro la A4 torna a due corsie, è il nodo più pericoloso e l’opera di allargamento non è ancora stata appaltata; i tempi si preannunciano lunghi

  • Quota 102, fine corsa con appena 10mila uscite: 7mila in meno delle attese
Non proprio un flop, ma sicuramente un “appeal” non troppo elevato. A poco più di due mesi e mezzo dalla conclusione della sua breve corsa, che dopo un solo anno di “servizio” si esaurirà il 31 dicembre (a meno di proroghe in extremis), Quota 102 si presenta con adesioni più basse di quelle ipotizzate al momento del varo dell’ultima legge di bilancio. L’Inps non ha fornito ancora nuove stime ufficiali, ma da dati ufficiosi emerge che all’inizio di settembre le richieste accordate non erano più di 6-7mila. E la previsione, sempre ufficiosa, indica in 10mila o poco più gli accessi al canale di uscita con almeno 64 anni d’età e 38 di contribuzione. Se questo risultato venisse confermato nei prossimi mesi, mancherebbero all’appello 6-7mila pensionamenti anticipati rispetto a quelli immaginati dal governo a fine 2021.
  • Inflazione e uscita dalla legge Fornero, conto da 30 miliardi sulle pensioni