Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

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Negli ultimi anni, la disciplina della distribuzione assicurativa è stata oggetto di rilevanti modifiche normative, principalmente dovute alla necessità di attuare nel nostro ordinamento la direttiva Ue 2016/97 (cosiddetta Idd, Insurance distribution directive). Questo approfondimento, rivolgendosi soprattutto agli operatori del settore assicurativo, ma non solo, ha, quindi, l’obiettivo di illustrare le principali novità legislative e giurisprudenziali in materia di prodotti di investimento assicurativi (i cosiddetti Ibips, Insurance based investment product). A partire dal quadro normativo di riferimento, con particolare attenzione al riparto di competenza tra Ivass e Consob, il contributo passa in rassegna la nuova figura della consulenza obbligatoria in materia di Ibips complessi, mostrando le conseguenze che gli operatori del settore potrebbero dover affrontare in caso di distribuzione di prodotti non adeguati al profilo di rischio e alle esigenze del cliente.
Danni da infiltrazioni suddivisi pro quota tra condominio e condomino danneggiato, ove quest’ultimo con il suo comportamento abbia concorso nella causazione dell’evento pregiudizievole. Ferma restando la responsabilità da custodia del condominio, che per mezzo del suo amministratore deve garantire la manutenzione dei beni e dei servizi comuni, occorre quindi indagare anche sulla condotta tenuta dal danneggiato e verificare, caso per caso, se vi sia stato un concorso di colpa. Questo il principio di diritto ricordato dalla Corte di appello di Messina nella recente sentenza n. 460 del 30 giugno 2022, in base alla quale è possibile fare luce sul riparto di responsabilità tra condominio e condomini in caso di infiltrazioni provenienti dalle parti comuni.
I costi delle assicurazioni auto stanno crescendo, anche a causa dell’aumento della circolazione dei veicoli e di conseguenza degli incidenti dopo il venir meno delle restrizioni legate alla pandemia e dell’inflazione. Per contenere i costi può essere utile seguire alcuni piccoli accorgimenti: attivandosi, per esempio, al momento del rinnovo della polizza, per cercare offerte attraverso i comparatori online; non fermandosi al primo preventivo; valutando la possibilità di installare la scatola nera e facendo attenzione alle coperture aggiuntive. Il tutto in uno scenario che si sta evolvendo, con nuovi prodotti dedicati per esempio alle auto elettriche o connesse.
Stime al ribasso anche secondo l’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio Crif Pulse. Se, da un lato, i fatturati delle imprese saranno al rialzo, spinti dall’inflazione, e si attesteranno sul +9% rispetto al 2021; dall’altro lato, si ridurranno i margini operativi, sia rispetto al 2021 (-40 punti base), sia al 2019 (-50 punti base). E oltre il 40% delle imprese italiane sarà caratterizzato da un rischio creditizio medio-alto.
L’ottimismo degli imprenditori italiani subisce un tonfo: oltre la metà delle aziende (56%) prevede un calo dei propri ricavi, mentre il restante 44% stima ci sarà un aumento. Un rapporto completamente ribaltato rispetto al 2021, quando, nei primi sei mesi dell’anno, si era registrato un deciso aumento dell’ottimismo da parte delle aziende italiane (+20% rispetto ai sei mesi precedenti) per quel che riguarda le aspettative economiche, con il 53% delle aziende fiduciose sulla ripresa.
Vademecum su come correggere gli errori nella compilazione del modello per la cessione del credito dei bonus edilizi: soluzioni operative qualora l’errore sia classificabile come formale, se vi sia una erronea indicazione nei SAL e/o nel corrispondente protocollo e quando l’importo del credito ceduto inserito sia inferiore rispetto alla detrazione spettante. Possibilità di annullamento della Comunicazione quando il modello contenga un errore sostanziale e apertura all’invio “lungo” della Comunicazione entro il 30 novembre dell’anno successivo (anziché entro il 16 marzo dell’anno n+1) al verificarsi di particolari condizioni e mediante pagamento di una sanzione amministrativa. Sono questi, alcuni dei chiarimenti presentati dalle Entrate nella densa circolare numero 33/E della scorsa settimana inerente le modifiche del Decreto “Aiuti bis” alla disciplina della cessione credito e dello sconto in fattura.

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  • Furti di veicoli in aumento, ecco chi rischia
In Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Lombardia è concentrato l’81% dei colpi totali Si registra invece una diminuzione del 9% di mezzi pesanti rubatiC on la fine dei lockdown e delle restrizioni dovute alla pandemia, i veicoli hanno ripreso a circolare normalmente e quasi subito sono aumentati i furti. Dopo l’arretramento del fenomeno nel 2020, infatti, l’anno scorso il numero di questi reati è cresciuto del 2%, fino a superare la soglia dei 104mila casi. Auto, moto e mezzi pesanti che, una volta sottratti, spariscono nel nulla: la percentuale dei recuperi è calata al 37%, vuol dire che quasi due veicoli rubati su tre non vengono più ritrovati, venduti sui mercati esteri (soprattutto Est Europa e Nord Africa) o utilizzati per il business dei pezzi di ricambio. A raccontarlo sono i dati del Ministero dell’Interno, raccolti e analizzati dal LoJack Italia, società specializzata nelle soluzioni telematiche per l’Automotive, che li ha integrati con quelli provenienti da report nazionali e internazionali.
  • Poche vetture nuove, il mercato dell’usato in frenata
Il principale canale di vendita sono i commercianti, mentre le compagnie sono costrette a proporre proroghe di contrattiL e vendite di auto usate da parte delle società di autonoleggio hanno subito un deciso rallentamento a causa delle difficoltà dell’industria automobilistica a produrre tutti i veicoli richiesti dal mercato. Gli specialisti del noleggio si vedono infatti costretti a mantenere nelle proprie flotte vetture che, in altre condizioni di mercato, sarebbero destinate alla vendita, sostituite dai nuovi acquisti. Per gli specialisti del noleggio questo significa, tra l’altro, poter proporre ai propri clienti solo un prolungamento dei contratti in essere invece che la stipula di nuovi ordini.
  • Le aziende comprano di più, meno gasolio
La tendenza della clientela business, sia in acquisto che in noleggio, propende ovunque verso le alimentazioni elettrificate rispetto alla clientela privataI n Europa cresce la quota di mercato delle flotte aziendali che continuano a rivestire, insieme al canale del noleggio, un ruolo fondamentale per la tenuta dell’industria automotive. Lo conferma il rapporto Aniasa che fotografa lo stato di salute del comparto nell’ultimo quinquennio, evidenziando che la quota degli acquisti diretti da parte delle aziende è passata da circa il 15% degli anni precedenti al 18,2% del 2021.
  • Il “grande ingorgo” si è sciolto crollano i traffici e i prezzi dei noli
Dall’euforia post-Covid ai timori per il balzo dell’inflazione e la recessione imminente: la flessione di volumi e costi dei container, iniziata alla fine del 2021, si è accentuata a causa della guerra. E nei porti le navi scaricano senza intoppiI greci, che di noli marittimi se ne intendono, vedono nero: «In particolare l’attività del bacino del Pacifico è scarsa», scrive Hellenic Shipping News di mercoledì 5 ottobre. Quantum mutatus ab illo, avrebbe detto Virgilio. L’economia mondiale è passata in pochi mesi dall’euforia del post-pandemia all’inflazione galoppante con la sua probabile coda della recessione sotto l’angoscia della guerra. Un anno fa guardavamo incuriositi le foto aeree del porto di Los Angeles assediato da decine di navi in attesa di poter scaricare i loro container. Erano, all’inizio dell’ottobre 2021, esattamente 109: alla stessa data nel 2022 ce n’erano solo sei alla fonda. Crollano le spedizioni, e altrettanto i prezzi dei noli. I vari indici del settore calano a piombo: il Baltic Dry è sceso da 5.500 a 1.700, il Drewry World Container Index ha raggiunto il record storico il 10 settembre 2021 con 11.109 punti, oggi è sotto i 4.100 (peraltro più dei 1.500 del pre-pandemia): un calo del 61%. Costi e volumi avevano già cominciato a scendere verso fine anno e dall’attacco russo hanno accelerato la caduta: il Drewry ha perso 2.000 punti in cinque settimane. A scendere di più (-73%) sono le quotazioni del Pacifico da Shanghai verso la West coast Usa, ma i ribassi sono generalizzati.

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  • Morti sul lavoro, 677 da gennaio a settembre: 3 al giorno
Quasi tre morti al giorno sul lavoro. Una strage che da gennaio ad agosto ha fatto registrare 677 vittime, rispetto alle 772 dello stesso periodo del 2021, con la pandemia che potrebbe però avere alterato i dati: quest’anno a perdere la vita per Covid sono stati 14 lavoratori contro i 199 di dodici mesi fa. «Quindi sulla carta il calo è del 12,3% — spiega l’ex ministro del Lavoro e consigliere Inail, Cesare Damiano — in realtà c’è un aumento del 15,7%». Sul fronte degli infortuni denunciati il dato è in sicura crescita: +38,7%, al quale si aggiunge il +7,5% di malattie professionali. Nella Giornata nazionale per le vittime sul lavoro, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella definisce gli incidenti «un fenomeno inaccettabile in un Paese moderno che ha posto il lavoro a fondamento della vita democratica».

  • Campioni di Risparmio
Da Anima a Generali, quali partite giocano i leader nazionali. Torna d’attualità l’ipotesi che Trieste possa cedere Banca Generali a Mediobanca, accrescendo il volume di fuoco del risparmio gestito dell’Istituto milanese. La nascita di un nuovo polo influirebbe sull’inevitabile processo di aggregazione anche dei protagonisti italiani dell’asset management

  • Dalle lesioni stradali al furto, nuovi reati perseguibili a querela