NORMATIVA
La Commissione europea ha adottato due nuove proposte di legge: la direttiva riveduta in merito alla responsabilità sui prodotti difettosi, che ora include quelli digitali, e la direttiva sulla responsabilità da intelligenza artificiale.
Autore: Tiziana Menegatti
ASSINEWS 346 – novembre 2022
La Commissione UE ha adottato due nuove proposte di direttiva per adattare le norme sulla responsabilità civile all’era digitale, all’economia circolare e all’impatto delle catene globali del valore.
In primo luogo, propone di modernizzare le norme esistenti sulla responsabilità oggettiva dei produttori per i prodotti difettosi (dalle tecnologie intelligenti ai farmaci). Le norme riviste daranno alle imprese la certezza del diritto in modo che possano investire in prodotti nuovi e innovativi e garantiranno che le vittime possano ottenere un giusto risarcimento quando i prodotti difettosi, compresi quelli digitali e ricondizionati, causano danni.
In secondo luogo, la Commissione propone per la prima volta un’armonizzazione mirata delle norme nazionali in materia di responsabilità per l’IA, rendendo più facile per le vittime di danni legati all’IA ottenere un risarcimento.
In linea con gli obiettivi del Libro bianco sull’IA e con la proposta di legge sull’IA della Commissione del 2021, che definisce un quadro di riferimento per l’eccellenza e la fiducia nell’IA, le nuove norme garantiranno che le vittime beneficino degli stessi standard di protezione in caso di danni causati da prodotti o servizi di IA, come se i danni fossero causati in qualsiasi altra circostanza.
Direttiva rivista sulla responsabilità per danno da prodotti, adatta alla transizione verde e digitale e alle catene del valore globali
La direttiva riveduta modernizza e rafforza le attuali norme consolidate, basate sulla responsabilità oggettiva dei produttori, per il risarcimento di lesioni personali, danni alla proprietà o perdita di dati causati da prodotti non sicuri, dalle sedie da giardino ai macchinari avanzati.
Garantisce regole eque e prevedibili sia per le imprese che per i consumatori:
• modernizzando le norme sulla responsabilità per i modelli aziendali dell’economia circolare: garantendo che le norme sulla responsabilità siano chiare ed eque per le aziende che modificano in modo sostanziale i prodotti.
• modernizzazione delle norme sulla responsabilità per i prodotti nell’era digitale: consentendo il risarcimento dei danni quando prodotti come robot, droni o sistemi domestici intelligenti sono resi insicuri dagli aggiornamenti del software, dall’intelligenza artificiale o dai servizi digitali necessari per il funzionamento del prodotto, nonché quando i produttori non affrontano le vulnerabilità della sicurezza informatica.
• creare condizioni di maggiore parità tra i produttori dell’UE e quelli extra-UE: quando i consumatori sono danneggiati da prodotti non sicuri importati da paesi extra-UE, potranno rivolgersi all’importatore o al rappresentante UE del produttore per ottenere un risarcimento.
• mettere i consumatori su un piano di parità con i produttori: richiedendo ai produttori di divulgare le prove, introducendo una maggiore flessibilità nelle limitazioni temporali per la presentazione delle richieste di risarcimento e alleggerendo l’onere della prova per le vittime in casi complessi, come quelli che riguardano i prodotti farmaceutici o l’IA.
Direttiva sulla responsabilità civile in materia di IA
L’obiettivo della direttiva sulla responsabilità per l’IA è quello di stabilire regole uniformi per l’accesso alle informazioni e l’alleggerimento dell’onere della prova in relazione ai danni causati dai sistemi di IA, stabilendo una protezione più ampia per le vittime (siano esse persone fisiche o imprese) e promuovendo il settore dell’IA aumentando le garanzie.
La direttiva armonizzerà alcune norme per le richieste di risarcimento al di fuori dell’ambito di applicazione della direttiva sulla responsabilità per danno da prodotto, nei casi in cui il danno è causato da un comportamento illecito. Ciò riguarda, ad esempio, le violazioni della privacy o i danni causati da problemi di sicurezza. Le nuove norme, ad esempio, renderanno più facile ottenere un risarcimento se qualcuno è stato discriminato in un processo di assunzione che coinvolge la tecnologia AI.
La direttiva semplifica l’iter legale per le vittime quando si tratta di dimostrare che la colpa di qualcuno ha causato un danno, introducendo due caratteristiche principali: in primo luogo, nelle circostanze in cui è stata stabilita una colpa rilevante e sembra ragionevolmente probabile un nesso causale con le prestazioni dell’IA, la cosiddetta “presunzione di causalità” affronterà le difficoltà incontrate dalle vittime nel dover spiegare in dettaglio come il danno sia stato causato da una colpa o da un’omissione specifica, cosa che può essere particolarmente difficile quando si cerca di comprendere e navigare in sistemi complessi di IA. In secondo luogo, le vittime avranno più strumenti per ottenere un risarcimento legale, introducendo un diritto di accesso alle prove da parte di aziende e fornitori, nei casi in cui sia coinvolta l’IA ad alto rischio.
Le nuove norme vogliono raggiungere un equilibrio tra la protezione dei consumatori e la promozione dell’innovazione, eliminando ulteriori barriere per l’accesso al risarcimento da parte delle vittime e stabilendo al contempo garanzie per il settore dell’IA, introducendo, ad esempio, il diritto di opporsi a un’azione di responsabilità basata su una presunzione di causalità.
I prossimi passi
La proposta della Commissione dovrà ora essere adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio.
La Commissione propone che, cinque anni dopo l’entrata in vigore della direttiva sulla responsabilità civile per l’IA, la Commissione valuti la necessità di introdurre norme sulla responsabilità senza colpa per i sinistri legati all’IA, se necessario.
© Riproduzione riservata