Le Generali hanno mostrato di essere “molto resilienti”, come del resto l’intero settore assicurativo italiano, e sono riuscite a raggiungere i risultati del piano strategico “nonostante la pandemia e le contingenze economiche negative”. È quanto ha detto il presidente di Generali, Andrea Sironi, nel suo intervento, in collegamento video, all’Insurance Summit dell’Ania, e in risposta a una domanda sulla transizione ecologica ha precisato che il gruppo triestino è molto impegnato sui temi della sostenibilità, anche sociale.

Sironi ha anche detto che Generali condivide la previsione di una recessione lieve in Europa nel 2023, sottolineando l’attuale contrasto esistente tra politiche fiscali ancora molto espansive e politiche monetarie restrittive. Sironi mostra perplessità sulla linea di politica monetaria seguita dalla Bce considerando che l’inflazione in Europa, a differenza dagli Stati Uniti, è soprattutto un’inflazione da offerta per l’aumento dei costi dell’energia. “La Bce non ha aumentato i tassi come la Fed ma la direzione è quella e mi chiedo se il target di inflazione al 2% sia realistico”.

Sironi pensa che i mercati finanziari stiano anticipando ciò che avverrà nei prossimi mesi con la recessione “e lo scenario negativo forse è già incorporato nei prezzi”.

Per quanto riguarda il tema delle proposte al vaglio della Commissione Europea per la revisione di Solvency2, secondo Sironi “sono ben bilanciate”.

Il presidente di Generali ha inoltre ricordato che il settore assicurativo europeo ha un potenziale di investimenti nell’economia continentale di 11 trilioni di euro e con la revisione delle regole di Solvency2 si potrebbero liberare risorse per 90 miliardi nel breve, che potrebbero essere utilizzate per investimenti nell’economia reale.

Inoltre, gli interventi di revisione su Solvency2 dovrebbero portare alla rimozione “di barriere e ostacoli alla concorrenza”, in modo da avere un terreno di gioco comune per i player del settore.