Carlo Giuro
La previdenza complementare diviene sempre più fondamentale sostegno prospettico per i lavoratori in generale, e per le giovani generazioni nello specifico. Tra i diversi profili c’è quello della comunicazione diretta con i propri iscritti, sia in ottica informativa che di educazione in senso più ampio. In questa direzione si è indirizzato Telemaco, fondo pensione complementare per i lavoratori delle aziende di telecomunicazione. MF-Milano Finanza ne ha parlato con il direttore generale Marco Melegari.

Domanda. Quale è il biglietto da visita di Telemaco?

Risposta. Telemaco si pone al centro del sistema di welfare della filiera delle telecomunicazioni. Parliamo di un fondo che annovera 58 mila iscritti e a cui aderiscono oltre 200 aziende con un patrimonio che ha raggiunto i 2,3 miliardi di euro. Attua una gestione multi-comparto con una pluralità di opzioni di investimento. Versando il proprio contributo, oltre al tfr, il lavoratore ha diritto anche al contributo dell’azienda, altrimenti non previsto. Inoltre la contribuzione aziendale è stata aumentata all’1,3% dal 1° aprile 2021 e all’1,4% dal 1° dicembre 2022. Senza dimenticare che i contributi versati sono deducibili dal reddito imponibile ai fini Irpef.

D. Come avete affrontato la crisi?

R. Tutti i comparti di Telemaco hanno chiuso il 2020 con rendimenti positivi e che risultano in crescita anche nel 2021. Risultati in linea con una politica prudente volta alla minimizzazione dei rischi, diversificando le asset class investite, investendo principalmente in titoli di Stato e obbligazioni societarie di rating medio-alto e in azioni di imprese a maggiore capitalizzazione quotate sui mercati regolamentati e, non ultimo, prevedendo anche un mandato di gestione del rischio nei comparti Prudente e Bilanciato, con l’obiettivo di fornire copertura dagli eventi più estremi.

D. Come si pone il vostro comparto Garantito?

R. Telemaco ha un comparto Garantito di dimensioni contenute rispetto ad altri fondi. Nel 2019 abbiamo messo a bando il mandato per la gestione del comparto e siamo riusciti a ottenere la conferma, per un periodo sufficientemente lungo, della garanzia del capitale, anche se a costi superiori rispetto alla precedente convenzione.

D. Siete uno dei pochi fondi pensione negoziali che offrono un percorso life cycle. Come si struttura?

R. Nell’aprile 2019 il Fondo ha introdotto, tra le opzioni di investimento offerte agli iscritti, un profilo life cycle (o ciclo di vita, ndr), mediante il quale l’aderente viene indirizzato nel comparto corrispondente al proprio orizzonte temporale residuo al pensionamento e reindirizzato poi nei comparti adiacenti meno rischiosi. Il profilo rappresenta un programma che trasferisce in maniera automatica la posizione maturata e i contributi futuri al comparto o alla combinazione di due comparti più adatti in funzione dell’età di pensionamento.

D. Siete un fondo pensione social. Un modo per avvicinarsi ai giovani?

R. Il 2021 è stato per noi l’anno del grande salto sui social. Esserci è fondamentale per informare un pubblico più giovane. Sulle giovani generazioni la nostra attenzione è massima, poiché risentendo spesso di carriere discontinue la previdenza complementare può rappresentare per loro un investimento efficace per il futuro. Telemaco prevede anche la possibilità da parte dell’aderente di costruire una posizione all’interno del fondo per i propri figli, al fine di anticipare temporalmente il versamento dei contributi. (riproduzione riservata)
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