L’ordinanza della Corte di Cassazione del 29 luglio 2021 n. 21779 stabisce che per ottenere il risarcimento delle spese di riparazione non è necessario essere proprietari del veicolo danneggiato

Di norma il soggetto che subisce un danno ai beni di sua proprietà, deve fornire la prova di esserne proprietario per ottenere il risarcimento delle spese di riparazione nei confronti di chi gli ha causato il danno. L’ovvio presupposto riposa nella circostanza che di norma il bene è posseduto, goduto ed utilizzato dal suo proprietario e quindi quando si danneggia lo stesso provvede alla riparazione, subendo l’esborso economico.

Ma la qualifica di proprietario non è il presupposto per il diritto al risarcimento del danno.

LA VICENDA

Il figlio di Tizio è alla guida del veicolo del padre e a causa di una buca sull’asfalto il mezzo si danneggia. Tizio provvede a ripararlo e chiede il rimborso della fattura al Comune di Benevento che viene negato.

Tizio allora si rivolge al Giudice di Pace che respinge la domanda perché Tizio non ha dimostrato di essere il proprietario del veicolo.

Analoga sorte subisce l’interposto appello avanti il Tribunale di Benevento il quale afferma che la copertura assicurativa del veicolo a nome di Tizio, in uno con la dichiarazione resa dal figlio avanti ai Carabinieri che il padre è il legittimo detentore dell’auto, non superino l’assenza del certificato di proprietà e dunque la prova della proprietà del veicolo in capo a Tizio.

La sentenza viene impugnata avanti la Corte di Cassazione.

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