OK COVIP ALL’INCASSO IN ANTICIPO DI METÀ DEI CONTRIBUTI VERSATI ALLA PREVIDENZA INTEGRATIVA
di Daniele Cirioli
Il contratto di espansione dà diritto al riscatto parziale del fondo pensione. Il lavoratore che aderisce all’esodo incentivato (scadenza: 30 novembre), infatti, può riscattare per metà (50%) la propria posizione contributiva maturata presso un fondo pensione. A precisarlo è la Covip a risposta del quesito di un fondo pensione sulla possibilità di riconoscere la facoltà di «riscatto parziale» (art. 14, comma 2, lett. b, del dlgs n. 252/2005) ai lavoratori iscritti alla previdenza integrativa (cioè a un fondo pensione) e che decidano di aderire alla risoluzione anticipata del rapporto di lavoro, trovandosi a non più di 60 mesi dalla pensione di vecchiaia o anticipata.

Il contratto di espansione. Introdotto in via sperimentale per gli anni 2019 e 2020, il «contratto di espansione» è stato prorogato per il 2021. Previa stipulazione di un accordo con il ministero del lavoro e sindacati, anche Rsa o Rsu, tramite questo contratto l’azienda può contenere il costo del lavoro mediante licenziamenti dei lavoratori più vicini alla pensione. Nel biennio 2019/2020 hanno potuto far ricorso al contratto di espansione i datori di lavoro con organico superiore a 1.000 unità. Per l’anno in corso il requisito è ridotto a 500 e 250 in caso di riconoscimento dell’indennità d’accompagnamento alla pensione (esodo incentivato). Come detto, il contratto di espansione consente la risoluzione dei rapporti dei lavoratori che si trovino a non più di 60 mesi dalla prima decorrenza della pensione di vecchiaia o anticipata.
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